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ACCORDO LEGEA-AIA: DIFFICOLTA’ NELL’UTILIZZO DELLE NUOVE MAGLIE

(di Martina Mora) – La nuova stagione 2019/2020, legata ai campionati calcistici (dalla serie A alla categoria esordienti), si è aperta con molte novità in ambito marketing.
Le “giacchette nere” scendono, sul terreno di gioco, con il marchio Legea al posto di Diadora (ex sponsor tecnico).  La FIGC, raggiungendo un accordo di tipo triennale con il brand campano, nuovo sponsor tecnico e fornitore ufficiale dell’abbigliamento sportivo dell’AIA, ha chiuso così una collaborazione, durata ben 26 anni, con Diadora.
La “sostituzione” dello sponsor ha causato, nelle categorie dilettantistiche, numerosi disagi. A tutti gli associati delle diverse sezioni arbitrali è stata garantita la consegna solo di un kit da gara (giallo a maniche lunghe). Molte squadre di calcio presentano un equipaggiamento “giallo”, di tutta la squadra o del singolo portiere. Ciò può creare confusioni durante le azioni di gioco, con il giudice di gara scambiato anche per un calciatore avversario o della stessa squadra.
L’arbitro, vestendo, da regolamento, la divisa Legea “gialla” data in dotazione da quest’anno, può dunque confondersi con i giocatori. Si sono inoltre create lunghe liste di attesa per l’acquisto dei materiali (spesso non disponibili). Il direttore di gara per evitare imprevisti spiacevoli può consentire in campo l’uso di pettorine, ma ciò rende difficili i provvedimenti disciplinari o l’utilizzo del taccuino posto nelle tasche adibite (sul fronte maglia).
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Redazione

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