Al Dacia Arena la presentazione del libro “Stadi d’Italia”
Si terrà domenica 7 maggio alle ore 11.15 alla Dacia Arena di Udine la presentazione della nuova edizione a cura dall’Istituto per il Credito Sportivo, del volume ”Stadi d’Italia – la storia del calcio italiano attraverso i suoi templi” di Sandro Solinas.
Bruno Pizzul sarà il conduttore di questo viaggio tutto tricolore attraverso le arene del calcio italiano, insieme a tanti ospiti: parteciperanno infatti, oltre all’autore del libro Sandro Solinas, il Commissario Straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo Paolo D’Alessio, il DG della FIGC e nuovo membro UEFA Michele Uva, il Direttore Amministrativo dell’Udinese Calcio Alberto Rigotto, l’AD dell’Atalanta Bergamasca calcio Luca Percassi e Roberto Pella vice Presidente e delegato allo sport dell’Anci.
Il progetto di riedizione rappresenta un’occasione per verificare la nostra dotazione territoriale e celebrare tutti gli stadi del nostro Paese, da quelli celebri a quelli meno conosciuti, tra i quali figurano gli esempi virtuosi dello Juventus stadium e la stessa Dacia Arena.
Il Credito Sportivo ripropone questo bellissimo progetto editoriale, ripercorrendo da nord a sud il network nazionale degli stadi italiani, arricchendolo di numerosi dettagli tecnici, curiosità e aneddoti che lo rendono sia gradevole alla lettura di un tifoso, sia utile strumento di consultazione, comparazione e lavoro per tutti gli operatori dell’industria calcistica.
Nel frattempo però gli “Stadi d’Italia”, pieni di ricordi ed emozioni, sono diventati inesorabilmente vecchi, mentre in Europa e nel mondo si è affermato un nuovo modello di stadio, con una migliore visibilità dello spettacolo, confortevoli, tecnologici, multiservizi, multifunzioni, negozi di merchandising, musei dei club ed altre caratteristiche invitanti legate ai singoli territori di riferimento.
“Il nostro Paese ha urgente bisogno di una nuova generazione di Stadi – afferma Paolo D’Alessio Commissario Straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo. Con questo libro abbiamo voluto mettere ancora una volta al centro dell’attenzione l’esigenza di colmare quanto prima questo gap infrastrutturale, che pesa sulla dimensione economica e su quella sportiva dei nostri club. Siamo qui ad Udine – conclude D’Alessio – perché riteniamo il Dacia Arena il punto di partenza per proiettarci in un futuro di stadi moderni con gli spalti sempre affollati non solo dagli appassionati, ma anche dalle loro famiglie”.
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