Federazioni Italiane

Albertini candidato Figc: ”Voglio diventare anche il regista della Federazione Italiana Giuoco Calcio”

“Mi metto a disposizione, me lo hanno chiesto in tanti da quando si è dimesso Abete. D’altronde ho sempre fatto il regista… Ma un terzo della mia carriera l’ho fatta in giacca e cravatta: in 14 manifestazioni ho faticato molto più come organizzatore che come giocatore. Dobbiamo guardare ai modelli dell’estero, il modello tedesco non è replicabile perchè siamo diversi come cultura ma alcune cose vanno evidenziate: da noi la percentuale degli stranieri è più alta e i giocatori arrivano in Nazionale troppo tardi, come ad esempio Parolo che è partito dalle serie minori ed è sbarcato in azzurro a trent’anni. Voglio che il campionato italiano torni ad essere il più bello del mondo. Voglio aprire un confronto per il cambiamento. .Noi abbiamo i nostri metodi, i prestiti, le valorizzazioni. Le seconde squadre? Per me non sono una soluzione. Ci vuole una volontà comune per poter cambiare la situazione.” 


Sul modello tedesco: “L’obiettivo dovrebbe essere quello, hanno il 34% degli stranieri, pur non avendo limitazioni, contro il 54% che abbiamo noi. Non sono un politico, non voglio parlare di numeri e voti: spero di essere un’opportunità per il calcio, e per le persone che lo amano come me”. Poi ha aggiunto: “Dobbiamo rimettere al centro il calcio giocato. Bisogna creare un dialogo che coinvolga tutti i soggetti. Ridurre il discorso della serie A ad un semplice numero, da 18 o 16 squadre è riduttivo. Dobbiamo puntare sull’educazione e sulla crescita dei nostri settori giovanili, come avvenne negli anni ’90. Dobbiamo guardare cosa fanno all’estero. Ci sono alcune tematiche più importanti, non bisogna sottovalutare le differenze fra professionismo e dilettantismo.”

Le dichiarazioni del candidato Albertini:

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Marcel Vulpis

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