Alcol e Sport: mondi paralleli a sei zeri
(di Alessio Bucchianeri) – Uno dei settori più attivi nel mercato sportivo è senza dubbio quello degli alcolici, garantendo un introito di 746,5 milioni di dollari all’anno sotto forma di sponsorizzazioni.
Stando ad un’analisi condotta da Sportcal (azienda che studia l’andamento del mercato sportivo), i grandi brand di alcolici detengono il 49,1% dei contratti vigenti di sponsorship con le società di calcio. I veri colossi delle sponsorizzazioni nel mondo del calcio sono i produttori di birra, che posseggono l’89% dei 281 contratti totali infatti il brand di alcolici che comanda la classifica mondiale per le spese di sponsorizzazione è la Bud Light, che annualmente spende 250 milioni di dollari, ovvero il 35% delle uscite totali delle grandi aziende di bevande alcoliche nel mondo dello sport.
La nota birra statunitense opera soprattutto in NFL, dove, nel 2015, ha rinnovato il contratto di sponsorship fino al 2022 garantendo la cifra di 1,4 miliardi di dollari in 7 anni. Sul secondo gradino del podio troviamo la Heineken, che rappresenta l’11% dei contratti vigenti , spendendo 118,3 milioni all’anno. La brewery company olandese ha stretto un accordo triennale in Formula Uno per sponsorizzare nove gran premi (tra cui la titolazione già da un paio d’anni del grand prix d’Italia a Monza), mettendo sul piatto circa 250 milioni di euro.
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