Serie A - Serie B

Alemanno: lo stadio dell’A.s. Roma come veicolo di marketing territoriale

Il sindaco di Roma ha ufficializzato l’individuazione nel quadrante di Tor di Valle (XII Municipio di Roma Capitale) l’area sulla quale l’A.s. Roma intende costruire e realizzare, entro la stagione 2016/17, il nuovo stadio del club capitolino. Un impianto con un costo medio del posto a sedere, compreso tra 4000 e 6000 euro, con 55/60 mila spettatori, in grado quindi anche di poter ospitare una finale Champions League. Sarà finanziato privatamente ed avvalendosi della legislazione vigente. Escluso l’intervento pubblico, anche se questa, ha sottolineato Alemanno, è una caratteristica solo del nostro Paese, visto che in tutta Europa la mano pubblica ha aiutato gli imprenditori del calcio. 


“Ci aspettavamo dal 2008 una proposta dalla A.s. Roma (la Lazio ancora non ne ha presentata una, nda)”, ha sottolineato il numero uno della Capitale. “Finalmente siamo arrivati al grande giorno, un momento storico per questa città, oltre che una grande opportunità a livello di marketing territoriale. Sarà un impianto realizzato da una società straniera sul territorio italiano e potrà diventare un volano per attrarre nuovi investitori stranieri”.

Prima di arrivare all’inaugurazione prevista dai soci a stelle e strisce per il 2016/17, sarà importante però risolvere una serie di problematiche collegate a quest’area. I punti di debolezza sono essenzialmente tre, come anche confermato dal parere preventivo del sindaco del municipio XII Pasquale Calzetta: a) la sistemazione dell’ansa del Tevere; b) la chiusura e interramento del depuratore Acea (quest’ultimo verrà tombato); c) il potenziamento su ferro e gomma delle infrastrutture esistenti per sopportare la mobilità di 55 mila tifosi romanisti in occasioni di ogni gara ufficiale. 

“Il progetto è ambizioso e servirebbe l’approvazione della legge sugli stadi per accellerare il tutto”, ha concluso Alemanno, “ma anche se ciò non avvenisse siamo certi di potercela fare nei tempi previsti (stagione 2016/17). Ci vorranno 6 mesi per il progetto, 1 anno per le autorizzazioni, 2 anni per la costruzione. L’approvazione della legge ci farebbe risparmiare dai 6 agli 8 mesi, ma ce la possiamo fare lo stesso, con un grande lavoro di concertazione”.

E sui costi? Claudio Fenucci non si è sbilanciato troppo: “In questa fase è difficile parlare di cifre, è ancora troppo presto. Dobbiamo sviluppare prima il piano volumetrico del progetto, realizzare il business plan e poi se ne potrà parlare, a partire dal costo complessivo dell’opera. Il progetto sarà totalmente finanziato da privati e gli unici costi che impatteranno marginalmente nel breve sul bilancio della società saranno quelli della progettualità, necessaria per iniziare a realizzarlo”. 

L’ippodromo di Tor di Valle infine verrà spostato nell’area del Pescaccio e Luca Parnasi, che, diventerà il proprietario del terreno dove verrà edificato l’impianto ha assicurato che nei prossimi 24 mesi quest’area darà lavoro a più di 2 mila persone. Quindi anche una opportunità di lavoro per il territorio. 

Un Gianni Alemanno in grande spolvero (pronto mentalmente per le nuove fatiche della campagna elettorale), accompagnato dal suo intero staff (ben otto persone), si è presentato nelle vesti di primo cittadino, per illustrare, oggi pomeriggio a Trigoria, insieme a Claudio Fenucci (direttore finanza A.s. Roma) e con i vertici del club in collegamento da Orlando (presente anche il costruttore Luca Parnasi in rappresentanza di ParsItalia) negli Usa, dove la squadra capitanata da Francesco Totti (previsto anche un suo veloce “speech”), sta svolgendo il suo primo “winter training”, in attesa della ripartenza del campionato di serie A. 

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Marcel Vulpis

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