Prima Massimo D’Alema con “Icarus” e varie presenze in quel di Valencia, poi Renato Soru nella veste di presidente della regione Sardegna, poi, non ultimo, Romano Prodi. A tutti e tre i personaggi della “sinistra italiana” piace l’idea di ospitare in Italia la Coppa America.

Ma alla fine chi vincerà in questa nuova competizione interna alla rive guache della nostra politica, anche se di sapore velico? Difficile dirlo. Una cosa è certa: per scalzare Valencia bisognerà presentare all’incasso un assegno superiore ai 120 mln promessi dalla municipalità del Turia. Ci sono tutti questi soldi in giro? Sì, ma ci vorrebbe un maggiore coordinamento. “Troppi galli a cantare non fanno mai mattina”.

E, poi, serve un’operazione “bipartisan” con il pieno coinvolgimento della Destra (che, nel frattempo, fa il tifo per Trapani e Trapani Yacht Club (TYC) del presidente Culcasi – vicino al senatore di FI D’Alì). Altrimenti faremo “Napoli Bis”. Ovvero un’ennesima figuraccia. Cosa, che, invece, non hanno fatto i valenciani negli ultimi tre anni. Prima sinistra e destra spagnole si sono alleate, poi hanno scelto la città da rivalorizzare (nel caso specifico Valencia). Ultimo step si sono presentati con i soldi in mano da Ernesto Bertarelli. Operazioni condotte in modo dissimile non servono a nulla e ci presentano in ambito internazionale come dei “sempliciotti” di basso cabotaggio. Cerchiamo di crescere prima!