E’ allarme olimpico rispetto al virus” Zika”, che sta imperversando nel Sud America. Particolarmente temibile per le donne incinte o che hanno programmato di partorire (nei prossimi 18 mesi) in quanto può creare nel feto del nascituro una serie di encefalopatie di diverso grado di pericolosità.

Per questa ragione, per esempio, l’USOC (Comitato olimpico americano) ha lasciato piena libertà di accettare (o meno) la convocazione olimpica a tutte le atlete a stelle e strisce.

Anche il CONI è particolarmente attento agli sviluppi di questo virus, mentre il comitato olimpico australiano ha trasformato questa epidemia in una opportunità economica: ha stretto infatti un accordo con “Heavy Duty”, azienda produttrice di un gel repellente, particolarmente aggressivo nei confronti di questo virus.