Dopo l’accelerazione dello scorso novembre con le manifestazioni di interesse di alcuni investitori nazionali e internazionali è calato infatti sull’  “affaire As Roma”un silenzio assordante che dura ormai da troppo tempo. Al momento le indiscrezioni dicono che Unicredit non ha trovato la proposta di Angelucci in linea con le aspettative e che il fondo sovrano Aabar, che questa estate aveva manifestato un concreto interesse nei confronti del club giallorosso è ormai con un piede fuori.

Non restano quindi per il momento che l’imprenditore o la cordata di imprenditori americana che oggi e domani i vertici di Piazza Cordusio incontreranno, per cercare di capire se lo scenario proposto anche da Sporteconomy solo alcune settimane fa è ancora valido.
 
Secondo un banchiere londinese, quest’estate fonte vicino all’operazione, potremmo essere comunque ad un passo dalla parola fine, con l’annuncio della cessione del club a brevissimo, entro fine mese. Se dal viaggio attuale, l’ipotesi americana perdesse però valenza, per un qualsiasi intoppo, Unicredit si vedrebbe costretta, per così dire, a lavorare sull’unica ipotesi ancora in piedi, quella italiana, che verrebbe rafforzata dall’ingresso di nuovi nomi al fianco di quelli esistenti per garantire il buon fine dell’operazione. Nomi che avrebbero già ricevuto ampio gradimento da parte del sindaco Alemanno, ma soprattutto otterrebbero il gradimento della piazza romana e dei tifosi giallorossi.

Secondo alcune indiscrezioni confermate da fonti vicine ad Unicredit a Roma e dalla City di Londra, i vertici della banca italiana sarebbero arrivati a New York per incontrare alcuni potenziali acquirenti del club giallorosso. Una decisione insolita resa necessaria dal raffreddarsi della pista “araba” e dal giudizio al momento non del tutto positivo di quella italiana. Unicredit e l’advisor Rothschild temono ora che la trattativa per la cessione della As Roma si prolunghi troppo oltre le aspettative.