Atletico Madrid e Barcellona, regine del Calciomercato
La regina di questo calciomercato estivo (che si concluderà è bene ricordarlo, per il mercato Italia il prossimo 1° settembre) è stata a sorpresa il Barcellona con 143 milioni di uscite (soldi spesi per comprare cartellini) e 79,80 milioni di entrate (ricavi derivanti dalla vendita di calciatori tesserati nella precedente stagione). I pezzi pregiati del nuovo allenatore del Barça (Luis Enrique al ritorno ufficiale sui campi dopo due stagioni di stop volontario) sono l’uruguaiano Suarez (più famoso ormai per i morsi al Mondiale che per le reti, provenienti dal Liverpool) e l’olandese Vermaelen (ex Arsenal). Tra le partenze il cileno Sanchez (adesso all’Arsenal) e Fabregas (sbarcato alla corte del Chelsea).
Per la teoria dei vasi comunicanti subito dietro il Barcellona, c’è il Liverpool dell’allenatore Rodgers. Ben 131,43 milioni di euro di uscite e 88 mlm di entrate. Non ci sono top player di grido, ma tanti giocatori di grande qualità come il centrocampista Lallana (ex Southampton) o il difensore Lovren sempre proveniente dallo stesso club inglese. Tra le partenze invece Suarez (in attesa di indossare ancora ufficialmente la maglia del club catalano dopo lo stop dell’Uefa).
In questo podio ideale c’è a sorpresa l’Atletico Madrid (fresco vincitore della Liga spagnola e vice-campione d’Europa) di Simeone, che ha fatto un calciomercato “stellare”. Pochi si sarebbero aspettati che spendesse più di 102 milioni di euro per acquistare nuovi calciatori, ma il saldo tra uscite (102) ed entrate (87,50 mlm) è 14,50 milioni di euro. Al netto il secondo club di Madrid ancora una volta ha compiuto un vero miracolo anche perché il valore di fatturato della stagione precedente a questa di Champions (120 milioni di euro) non le avrebbe mai potuto consentire di farcela. Tra gli arrivi spiccano i nomi di Griezmann (dal R.Sociedad), Mandzukic (Bayern), Siqueira (Granada), Silvio (Benfica), e il messicano Raul Jimenez (dall’America). In partenza, ma era già previsto post finale Champions, Diego Costa (dalla prossima stagione al Chelsea), Diego (al Fenerbahçe) e Sosa (al Metalist Kharkiv).
Tra le particolarità di questo calciomercato ricco in Europa e povero in Italia c’è il “caso” del Paris Saint Germain che ha speso 49,50 milioni di euro e incassato appena 1 milione di euro. La stella nuova del PSG è David Luiz brillante con il Brasile di Scolari fino alla semifinale con la Germania. Il ManCity ha speso 65 milioni di euro e incassati 12,60 mln, con Mangala novità nella difesa del club allenato dal tecnico Pellegrini. Interessante anche il calciomercato del Chelsea di Abramovich, praticamente in linea con la break even rule di Michel Platini: ovvero si spende quanto si incassa. Spesi pertanto 93,50 mln, incassati 96,36 mln. Un calciomercato a “saldo zero”, anzi c’è anche un piccolo utile da “players trading”. Insieme all’Atletico Madrid di Simeone è il club europeo che ha cambiato più fisionomia: Diego Costa dall’Atletico Madrid, in attacco, Fabregas (Barcellona) a centrocampo, Filipe Luis (Atletico Madrid) in difesa e il portiere belga Courtois sempre dal club di Simeone. Senza dimenticare il ritorno, post stagione in Turchia, dell’ivoriano Drogba, non più giovanissimo, ma sicuramente strategico se i Blues dovessero andare avanti in Champions.
(di Marcel Vulpis) – Un calciomercato europeo ricco per molti top club spagnoli ed inglesi (nella media), un po’ meno per Manchester City e Paris Saint Germain, che hanno dovuto con un occhio guardare alle “desiderata” dei tifosi e con l’altro controllare gli ispettori della Uefa (in termini di Financial Fair Play) praticamente alle porte.
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