Attualita’ – Da qui a 10 anni tutti i club di calcio italiani venduti ad investitori stranieri
Questa la previsione di Marcel Vulpis, direttore di Sport Economy e grande esperto del settore: «A Roma stanno venendo a galla le incomprensioni tra Pallotta e Unicredit, Milan in gravi difficoltà, mentre l’Inter ha tracciato la strada da seguire».
C’è un gran fermento nel mondo del calcio di casa nostra. Certo, la Juve ha ripreso in mano il dominio del campionato, Napoli e Milan (con la stessa Juve) stanno cercando di difendere con onore il prestigio del football italico in Champions League, come Lazio e Fiorentina in Europa League, ma è sulle scrivanie dei nostri top club che sta accadendo qualcosa di importante.
Atmosfera frizzante a Roma, dove ormai si studia il cinese. Negli ultimi giorni si è parlato tanto di una trattativa per la cessione della quota azionaria di proprietà di Unicredit all’investitore Chen Feng, proprietario e fondatore di una delle massime compagnie aeree nate di recente, la Hainan Airlines.
A Milano invece per una società che sembra aver trovato il suo assetto definitivo, con la cessione del pacchetto di maggioranza dell’Inter da Moratti a Tohir, ce n’è un’altra alle prese con una lotta intestina che si annuncia particolarmente sanguinosa, soprattutto per il derelitto Milan, sempre più invischiato nelle zone basse della classifica.
Ne abbiamo parlato con un grande esperto del settore, Marcel Vulpis, direttore responsabile di Sporteconomy, agenzia stampa telematica a carattere politico, economico, sportivo, sociale.
Scontro frontale tra Pallotta e Unicredit in casa Roma
Marcel, sembra proprio che Pallotta non abbia gradito i movimenti di Unicredit. Qual è il tuo parere sulle vicende societarie della Roma e quali potrebbero essere i possibili sviluppi?
«E’ una situazione complicata, che sta mettendo a nudo le diversità pre-esistenti tra due soggetti (la cordata di imprenditori americani e il gruppo bancario Unicredit), che si sono alleati in un momento particolare della storia della AS Roma, e che oggi mi sembra stiano decidendo, non senza qualche bel mal di pancia, di percorrere strade diverse. Pallotta ha un diritto di prelazione sull’ingresso di qualsiasi nuovo socio, però è chiaro che di fronte ad un colosso cinese del calibro di HNA difficilmente riuscirebbe a resistere. I cinesi potrebbero entrare dalla «finestra», ma poi fare tabula rasa, se Unicredit riuscirà a vendere loro il pacchetto azionario attualmente nelle sue mani.»
Vulpis: «Thohir, da presidente dell’Inter, si è già mosso molto bene»
Molto più lineare invece la situazione dell’Inter con l’avvento di Tohir a capo della società nerazzurra…
«Vero, anche perché Thohir, nei suoi primi giorni da presidente dell’Inter, si è mosso molto bene. Ha capito subito che la presenza di membri della famiglia Moratti era una garanzia piuttosto che un elemento di disturbo. Ha sicuramente i mezzi per fare un buon lavoro a Milano, però bisogna capire meglio il suo business plan e la sua idea di calcio per il prossimo triennio. L’Inter deve trovare una sua sostenibilità economica in virtù delle nuove regole imposte dal fair play finanziario, ma nello stesso tempo ha l’obbligo di tornare a far sognare i tifosi attraverso l’acquisto di campioni eccellenti. Questa è la vera sfida di Thohir e della sua nuova Inter. Quanto allo stadio di proprietà, è auspicabile, ma mi sembra che non ci sia in Italia, al di là dei due casi di Torino e Udine, la volontà di fare qualcosa di concreto in merito. Troppi interessi discordanti e in mezzo come al solito la delusione dei tifosi, vittime sacrificali di questo sistema calcio, vecchio, obsoleto e per certi versi inutile.»
Lady B e Galliani costretti a trovare un accordo per il bene del Milan
Chiudiamo con il Milan, protagonista suo malgrado di quella che al momento appare la situazione più delicata. Barbara Berlusconi ed Adriano Galliani sembrano in rotta di collisione e la squadra è sull’orlo di una crisi di nervi.
«Io non credo che Barbara Berlusconi abbia l’esperienza per timonare la nave del Milan sin da questo fine stagione. La presenza di un Adriano Galliani, che conosce molto bene l’universo rossonero, è una garanzia. Se la figlia del Cav sarà intelligente chiederà allo stesso Galliani di aiutarla a traghettare il Milan verso un nuovo assetto societario, si tratterà di capire se l’attuale Amministratore Delegato accetterà o se Silvio Berlusconi sarà in grado di convincerlo ad accettare. Ma sarà comunque solo una fase transitoria perché sono convinto che da qui a 10 anni tutti i top club italiani verranno venduti a gruppi stranieri. E’ scritto nelle stelle.»
Diariodelweb.it ha intervistato il direttore di Sporteconomy su diversi temi calcistici, con un occhio rivolto soprattutto alle questioni economiche dei top club. “Entro 10 anni tutti i football club tricolori passeranno di mano, acquistati da investitori stranieri. E’ scritto nelle stelle“.
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