Attualita’ – Don Ciotti e la Fondazione Libera lanciano nel Lazio la Bottega della Legalita’
Chiediamo time-out, come si dice nel basket. Per spiegare a chi si chiedesse che c’entra questa rubrica com “lotta alle mafie e legalità”, avendo sempre scritto di sport? E’ una scelta di civiltà che ci siamo permessi grazie al consenso di SportEconomy che a tutto tondo ritiene che la “legalità” debba trovar posto in tutti i settori della comunicazione.
Invece, ieri, trovar posto nel salone della Regione era un’impresa, perché don Ciotti è la voce delle coscienze migliori, spesso inascoltate. Ha dato atto dell’impegno della giunta Zingaretti, ma al presesidente che lo “ringraziava per l’onore della sua presenza”, il fondatore del Gruppo Abele e di Libera ha risposto che “non deve dire grazie a nessuno, per un impegno sociale che dev’essere un’esigenza e che la legalità non può essere solo una parola ma un impegno concreto“. Come concreto è il contributo di Libera all’occupazione dei giovani e alla lotta per strappare beni alla criminalità “per dare lavoro”, che è il modo più efficace per strappare “mano d’opera alle mafie”. E proprio Libera, dal 5 al 10 agosto, alla Scuola dello Sport del Coni (Acquacetosa) organizza un Campo di volontariato e formazione su “Legalità ememoria dello sport”. Per ricordare e andare avanti.
* ex firma della Gazzetta dello Sport è oggi uno dei massimi esperti italiani di politica sportiva
(di Gianni Bondini*) – Don Luigi Ciotti e Libera-contro le mafie” stamattina nella sede della Regione Lazio alla Pisana assieme al presidente Nicola Zingaretti hanno inaugurato alcuni spazi della “Bottega della Legalità”. Dove si vendono prodotti agricoli e alimentari coltivati o trasfomati sulle terre o nelle aziende confiscate alle mafie e a tutte le altre organizzazioni criminali. A giugno di quest’anno nel Lazio 532 immobili e 140 aziende sono i beni confiscati ai patrimoni criminali.
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