Attualita’ – Grippo (comune Roma) chiede uno stadio di interesse pubblico per l’AS Roma

“…Ho guardato con grande interesse alla conferenza stampa affollatissima che ha riunito in Campidoglio lo scorso 26 marzo gli stati maggiori dell’A.S. Roma: il presidente James Pallotta, il ceo Italo Zanzi, alcuni nomi stellati del calcio come Francesco Totti, Daniele De Rossi, Miralem Pjanic, Morgan De Sanctis, Bruno Conti, Paulo Roberto Falcao, Sebino Nela, alla presenza delle istituzioni, a partire dal sindaco Ignazio Marino, e il dibattito che ne è conseguito. Io penso che tanto interesse sia il chiaro segnale di come lo sport possa intendersi volano dell’economia e di cambiamenti significativi e di come pubblico e privato possano collaborare per raggiungere risultati strategici per la città. Al contempo, non mi sfuggono le insidie che un progetto del genere può portare con sé. Il progetto presentato dall’architetto americano Dan Meis ci mostra uno stadio che aspira a celebrare “la gloria e la potenza del Colosseo” e che potrebbe finalmente, dopo anni di parole, diventare realtà. 


Una struttura sollevata in acciaio e vetro che, seguendo questo criterio, dovrebbe reincarnare, in chiave contemporanea, il monumento simbolo della Capitale. Con la stessa determinazione con cui appoggiamo la realizzazione di quest’opera, il cui investimento complessivo è stimato in un miliardo di euro, mi preme ribadire che il completamento delle sovrastrutture che graviteranno intorno al progetto è un aspetto imprescindibile per la sua messa a punto definitiva. Roma merita un’opera di così ampio respiro, un’iniziativa privata ma di interesse pubblico, destinata a divenire un nuovo polo attrattivo di tutti i cittadini, non solo dei tifosi. Un progetto del genere racchiude un potenziale di crescita enorme sia per la capitale (basti pensare all’indotto) che per lo sport italiano. Ma come presidente della commissione Turismo, mi impegnerò affinché questa occasione sia utilizzata al meglio per valorizzare un intero quadrante, e non accada mai più che a un privato sia consentito di completare un’opera edilizia senza una contestuale consegna dei servizi pubblici: dalla riqualificazione delle stazioni e dei passaggi pedonali al necessario potenziamento della viabilità locale, che saranno fattori centrali per garantire la vivibilità e la sostenibilità dell’intera operazione.  


Secondo il progetto, il nuovo stadio sorgerà a Tor di Valle e ospiterà un maxistore e un Roma village riservato alle famiglie. Si tratta di un disegno ambizioso che contemplerà 52.500 posti, estensibili fino a 60.000 in vista di partite ed eventi internazionali, che vuole consacrare la Roma nell’olimpo del calcio mondiale. Oltre a rappresentare un luogo di culto per i tifosi giallorossi, lo stadio della Roma sarà un nuovo polo attrattivo per migliaia di turisti italiani e stranieri, che potranno intrattenersi in un’area ristorativa e commerciale aperta sette giorni su sette adiacente all’impianto, in grado di ospitare anche grandi eventi. Possiamo quindi guardare al nuovo Stadio, che necessiterà di 2 anni di realizzazione previa approvazione della Giunta e dell’Assemblea capitolina, come ad una preziosa opportunità in grado di creare posti di lavoro, sia durante la sua realizzazione che una volta a regime, e di regalare un nuovo e suggestivo skyline ad un territorio che, dalla realizzazione di questa maxi opera, si aspetta di ricevere un surplus altrettanto importante di sviluppo per la città e in particolare per il Municipio IX.

  • Valentina Grippo, presidente Commissione Turismo, Moda e Relazioni Internazionali, consigliere al Comune di Roma e in quota a Matteo Renzi all’interno del PD, è intervenuta sulla newsletter personale, dove ha illustrato il suo pensiero rispetto al progetto del nuovo stadio della AS Roma sul terreno del costruttore Luca Parnasi (Parsitalia) nel quadrante del IX Municipio (Tor di Valle).  Sporteconomy ne ha ripreso il testo integrale.  

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