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Attualità – Guai in arrivo per il Legia Varsavia

Molti addetti ai lavori hanno visto in questa operazione una campagna di promozione del movimento ultra-nazionalista polacco impegnato nelle elezioni che si sono tenute nel Paese nelle ultime ore. Il premier uscente Donald Tusk infatti ha vinto le elezioni legislative in Polonia. Stando agli
exit poll diffusi dalla televisione pubblica Tvp 1 subito dopo la chiusura dei
seggi alle 21, al suo partito liberale di centro Piattaforma civica (Po) è
andato il 39,6% dei voti, rispetto al 30,1% conquistato dal partito
conservatore Diritto e Giustizia (PiS) del leader dell’opposizione Jaroslaw
Kaczynski. Al terzo posto, a sorpresa, si è piazzato il Movimento Palikot (MO),
una formazione radicale e anticlericale creata dal ricco imprenditore Janusz
Palikot, al quale è andato il 10,1% dei consensi. Quarta forza in parlamento il
Partito dei contadini (Psl, alleato al governo con Po), che si è aggiudicato l’8,2%, seguito dal partito socialdemocratico (Sld) con il 7,7%. 

Scatterà sicuramente una multa salata per il Legia Varsavia, club polacco impegnato in Europa league, che, in occasione di un match interno con la squadra israeliana dell’Hapoel Tel Aviv, ha permesso ai suoi sostenitori (gli ultras sono notoriamente di posizioni vicine a quella dell’estrema destra) di esporre un maxi striscione color verde con la scritta “Jihad Legia”. Lo slogan chiaramente anti-semita è apparso per diversi minuti in curva e ha fatto il giro del mondo sull’onda della spettacolarità del gesto. Adesso, però, il club polacco rischia da parte dell’Uefa una multa in denaro e il divieto di trasferta per i suoi tifosi in occasione della gara di ritorno in Israele prevista per metà dicembre 2011. 

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Marcel Vulpis

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