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Attualita’ – Jessica Pompa per il rilancio dell’ippica italiana

Lei è bella. E speciale. Oltre ogni ragionevole dubbio e più di qualsiasi ragione, motivo, pensiero; di una bellezza unica come solo quella bellezza può essere, tanto (nel senso di tanto) da passare sempre (nel senso di sempre) sopra a ogni convenzione, schema, logica e dato. Perfino oltre il tempo. Ventisei anni appena compiuti – ma l’età,  come in amore, qui conta meno di zero – Jessy, a un passo dalla laurea in ingegneria meccanica, tra servizi da fotomodella, particine in film anche importanti e alcuni spot girati per mantenersi agli studi, l’autunno scorso ha scoperto le corse dei cavalli e, in quest’anno magico e veloce come un cuore che batte di passione, ha bruciato tappe e traguardi dandosi all’ippica per beneficenza, nelle vesti di driver contro corrente. Tanto da venire sponsorizzata dal proprio comune di nascita, “adottata” come esempio da Don Antonio Mazzi e da guidare, sempre, senza frustino, vincendo ogni volta sorridendo (Vittorio Feltri e La Gazzetta hanno scritto che l’ippica potrebbe risorgere, con una testimonial così), lei e i suoi cavalli, insieme. Ha trionfato in quasi tutte le tappe del Campionato delle Stelle e polverizzato ogni record la sera della finale, al termine della quale ha sfidato – tra lo scetticismo dei più – nientemeno che il campione italiano dei guidatori professionisti.  Una corsa incredibile, uno spot per lo sport le cui immagini (https://www.youtube.com/watch?v=aopfFRh7MGw) ed emozioni stanno facendo il giro del mondo come la sfida più bella di sempre. 

Lo sport azzurro, per risultare vincente, anche nel 2013 si è dovuto tingere di rosa, con l’ennesimo trionfo mondiale della scherma (e in particolare del fioretto) femminile. Tuttavia, la favola più incredibile dell’anno, tra le donne, non l’hanno scritta né la Errico, né la Erba, né la Vezzali e neppure Elisa Di Francisca, atleta di Jesi già Oro a Londra 2012 e poi, roba di sabato notte, imbattibile anche sulla pedana di “Ballando”. Grandi imprese, però quasi ordinarie a confronto con il meraviglioso sogno ad occhi aperti – e che occhi – di un’altra marchigiana doc: Jessica “Bandolera” Pompa.
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Marcel Vulpis

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