Attualita’ – Le reazioni dei partiti all’introduzione della clausola residenziale nell’emendamento sulla legge stadi
Un coro unanime del mondo della politica contro gli emendamenti introdotti dal governo Letta relativamente al testo conosciuto come “legge stadi”. Per LegAmbiente (domani in conferenza stampa al Senato a partire dalle ore 14) è «un testo vergognoso, che permetterebbe di costruire milioni di metri cubi di case, uffici, alberghi in aree inedificabili», ha dichiarato il vice-presidente Edoardo Zampini.
Duro anche il deputato del Pd, Roberto Morassut: «Un pasticcio. Perché deroghe per gli stadi e non per un carcere o un ospedale? E chi è che stima i costi dell’impianto e la reale
corrispondenza fra costi e benefici delle opere? É un testo da ritirare». Luca Pancalli, presidente paralimpico e assessore allo sport a Roma, dà invece un giudizio positivo, con l’auspicio che questo «non generi alcuna forma di speculazione edilizia».
Molte critiche anche dal movimento 5 Stelle (“un colpo mortale al suolo”), da Sel (“norma vergognosa”), mentre 17 deputati PD chiedono al governo Letta di ripensarci. Anche il viceministro dell’Economia, Fassina, è contro: “Così non va, potrebbe non essere ripresentata”. Perplesso anche il ministro all’Ambiente, Andrea Orlando: “Il ministero dell’ambiente non ha avuto modo di valutare l’impatto della norma di cui si sta discutendo in queste ore a proposito di stadi. È essenziale, tuttavia, che tale norma sia coordinata con la legge sul consumo del suolo licenziata dal governo a giugno”.
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