Attualita’ – Proseguono le proteste in Brasile a poche settimane dal Mondiale di calcio
Si avvicina quindi la data del 12 giugno, quando scatterà la manifestazione di calcio verdeoro, ma tutto lascia pensare che non mancheranno polemiche sugli spalti, ma soprattutto fuori dagli impianti. Il Mondiale così tanto voluto dall’ex presidente del Brasile, l’ex sindacalista Lula si sta trasformando in un vero e proprio boomerang di immagine per il paese. La gente scesa in piazza contesta l’attuale presidentessa Rousseff di aver sperperato i soldi destinati agli impianti sportivi e alle infrastrutture del paese. Lo scorso 17 aprile lo scenario di piazza è stato anche più doloroso: migliaia di persone inferocite per le strade di San Paolo, vetrine rotte, banche assaltate, oltre a centinaia di arresti, per non parlare dello sciopero dei cantieri destinati alla costruzione degli stadi di calcio (dove tra l’altro sono stati già registrati 8 decessi). Scontri, manifestazioni, soldi spesi male mentre la gente soffre nelle favelas. E’ la fotografia del Mondiale di calcio “Brasil2014”, a poco più di 47 giorni dall’evento iridato. A San Paolo i manifestanti sono scesi in piazza con slogan e striscioni dal titolo inequivocabile: “Copa Duente”, ovvero “Coppa Malata”.
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