Cose che succedono solo in serie A, o meglio ancora in Italia. Secondo quanto riporta questa mattina il quotidiano “Libero”, sono ben tre le squadre del massimo campionato tricolore a non essere sicure di poter ospitare partite ufficiali. E’ il caso “incredibile” che tocca la gestione di club del calibro di Cagliari (anche se la martoriata società sarda convive con questo problema da ben due anni), l’Udinese (ha la scusante di aver iniziato pochi mesi fa a ristrutturare lo stadio) e l’SSC Napoli. Il club campano è il caso più incredibile: a poche settimane dal fischio di inizio della stagione 2013/14 manca nel cassetto di De Laurentiis il certificato di agibilità del San Paolo (nonostante il milione e mezzo di euro di investimenti per il rifacimento). c’è poi il caso del Sassuolo neo promosso in serie A, che non può giocare sul proprio territorio, perché l’impianto non è a norma per la massima serie e ha stretto un accordo l’ex Giglio della Reggiana per i prossimi due anni per un milione e 700 mila euro. Quattro casi “emblematici” che hanno messo a nudo la povertà infrastrutturale dell’impiantistica sportiva in Italia, ormai troppo obsoleta e fatiscente per poter, in molti casi, ospitare match di calcio, che, tra le altre cose, vengono trasmessi anche all’estero. Insomma una figuraccia nella figuraccia.