Gonzalo supera Gunnar e riscrive la storia dei capocannonieri della serie A
(di Massimiliano Morelli) – Era davvero un altro calcio quello di Gunnar Nordhal, svedese morto d’infarto ventuno anni fa ad Alghero, che, all’alba degli anni Cinquanta, fissò a quota 35 il record delle marcature nel campionato di serie A. Sbarcato nella Milano rossonera al termine d’un decennio trascorso nella natia,
Il Cagliari e la Sardegna tornano finalmente in A
(di Massimiliano Morelli) – Certi amori fanno dei giri assurdi e poi ritornano, il refrain di una canzone di Antonello Venditti può tranquillamente essere adattato stavolta al Cagliari calcio, che festeggia uno dei giorni più belli della sua storia (96 anni) in casa dello stesso antagonista che il 12 aprile 1970
Omaggio al Grande Toro, icona della rinascita italiana
(di Massimiliano Morelli) – E’ il giorno della memoria a Torino, perché ogni 4 maggio da quello maledetto del 1949 la mente non può evitare di andare almeno per un attimo al disastro aereo che sulla collina di Superga annientò la squadra più forte dell’epoca. Negli anni, nei sessantasei (e con
Leicester City, da squadra da incubo a favola
(di Massimiliano Morelli) – Da squadra da incubo (fino ad un anno fa lottava per non retrocedere) a squadra da “favola”. Pensieri strani cozzano nella mente adesso che la favola s’è realizzata e l’abuso di celebrazioni per Claudio Ranieri e il suo Leicester City è andato oltre ogni limite. Il primo
Cagliari, viaggio nel passato d’un football sincero
(di Massimiliano Morelli) – Quarantasei anni sono un’eternità, una vita. Ma anche un soffio lieve, quando ti guardi indietro per scrutare il passato. Quarantasei anni fa, era il 12 aprile del 1970, il Cagliari conquistò il suo primo e fin qui unico scudetto, ammesso e non concesso che gli dei un
Miracolo Ranieri-Leicester: nessuno è profeta in patria
(di Massimiliano Morelli) -Lo chiamavano “minestraro” nella Capitale, perché nessuno è profeta in patria e soprattutto perché la critica quando sedeva sulla panchina della AS Roma pretendeva la luna senza avere i mezzi per avvicinarla. Eppure aveva una carriera alle spalle niente male, cominciata con una doppia promozione ottenuta col
Ave Cesare, gentiluomo di un calcio che fu
di Massimiliano Morelli – Pareva immortale uno come Cesare Maldini, primo italiano capace di alzare una Coppa dei Campioni al cielo. Roba d’una vita fa, è vero, ma quell’istantanea storica che lo vede in trionfo nello stadio di Wembley (nel 1963), capitano del Milan e al fianco di Nereo Rocco era,
Un hombre vertical chiamato Gigi Riva
(di Massimiliano Morelli) – Chi ha ammirato Gigi Riva non metterà mai in contrapposizione “Rombo di tuono” con gli altri. Perché lui, Riva Luigi da Leggiuno, classe 1944, era il bomber, punto e basta. Unico, inimitabile e inarrivabile, capace di vincere in otto stagioni vissute in serie A – si,
QUELLI DELL’APOEL, SCONOSCIUTI E VINCENTI
Dici Apoel e pensi a Nicosia, che di Cipro è capitale seppur meno famosa di Larnaca, che sulla costa meridionale dell’isola è il punto d’incontro d’affaristi e politici. Dici Apoel e pensi a una squadra di calcio sì, ma pure a una formazione-materasso, abituata a prender schiaffi nel vecchio calcio