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Aziende: intervista a Mark Kaiway, presidente di Mizuno Italia Srl

Signor Kaiway le dispiacerebbe presentarsi al pubblico italiano? 
Salve a tutti, sono Mark Kaiway, il nuovo presidente di Mizuno Italia Srl.
Sono nato il 1966 a Vancouver, Canada, e a 20anni mi sono trasferito a Tokyo per studiare economia (specializzazione in commercio estero) alla Takushoku University. In Giappone, nel 1990 è iniziata la mia esperienza lavorativa in Mizuno, dove mi sono occupato fino al 1997 di international sports promotions e marketing.  Otto anni dopo, il trasferimento in Inghilterra dove vi ho vissuto per altri tredici. A Reading, una città molto vicina a Londra, ho rappresentato Mizuno in Europa come marketing e exports manager, sono stato anche capo divisione sport di Mizuno in Europa. 
In tutti questi incarichi ho avuto il tempo di approfondire i miei studi in Svizzera, a Losanna, nel campo dell’international sports marketing.
Dal 2009 al 2013 ho svolto il ruolo di general manager di Mizuno a Monaco, in Germania.
Ora si trova in Italia, una nuova avventura nella sua vita…
Assolutamente e ne sono fiero, voi italiani siete grandi sportivi e nello sport come nella vita ci mettete molta passione, caratteristiche che mi piace molto vedere nelle persone. L’Italia,  nazione bellissima, è un paese ampiamente rinomato per la sua passione sportiva, è di conseguenza un mercato particolarmente adatto ai prodotti Mizuno.
Dimenticavo sig Kaiway, il suo rapporto con lo sport?
Sono molto felice che me lo abbia chiesto, ho sempre praticato sport fin da bambino. Sono un ex nuotatore professionista ed è per questo che dal Canada mi sono trasferito a Tokyo, la Takushoku University mi aveva offerto una borsa di studio di cinque anni per le mie capacità sportive, ero molto bravo, facevo parte della squadra nazionale canadese e a 17 anni mi è arrivata questa offerta dal Giappone che non potevo rifiutare. Una volta arrivato a Tokyo però, mi sono reso conto dei differenti metodi di allenamento rispetto a quelli che ero abituato in Canada e ho dovuto smettere. Tutti i miei amici sono diventati olimpionici ma non mi pento della scelta fatta, mi sono trasferito in una bellissima città come Tokyo e ora sono in una grande compagnia internazionale come Mizuno. 
Voglio raccontarti questa curiosità, quando ho smesso con il nuoto per dieci anni non ho praticato nessun tipo di sport tanto che pensavo solo al relax e al cibo. In quel periodo della mia vita ero ingrassato molto, tanto che sono stato costretto a riprendere l’attività sportiva, correndo e praticando golf, nel giro di tre anni sono ritornato in forma. Lo sport è importante nella vita.
Noi di Sporteconomy siamo curiosi, perchè Mizuno ha scelto proprio l’Italia?
Occupandomi di vendite per Mizuno ho avuto modo di conoscere molto bene la società di distribuzione Alto Spa e le persone che ci lavoravano. E’ venendo a contatto con loro che ho aperto gli occhi sul mercato italiano, le persone e la loro passione per tutti gli sport, il sorriso sempre pronto e il sapersi divertire. La vostra è una grande nazione, una nazione adatta allo sport.
Per quanto riguarda l’acquisizione di Mizuno di Alto Spa, cosa si aspetta da questa operazione?
Le persone che mi conoscono sanno che sono molto deciso negli obiettivi che mi pongo. Sono stato mandato in Germania per aumentare il business nel running, ho fatto bene e con la mia politica siamo aumentati del 25% ogni anno. 
Io pongo sempre alto il target per me e il mio staff e riesco sempre a raggiungerlo. A Mizuno abbiamo quattro grandi consociate in quattro diversi paesi: Inghilterra, Francia, Germania e Polonia. Ora siamo presenti anche qui in Italia che è il nostro secondo maggior mercato in Europa, ma sono sicuro che non lo sarà ancora per molto, a breve sarà sicuramente il primo.
Qual è il settore di Mizuno italia su cui lei punterà maggiormente?
Mizuno è considerata internazionalmente una delle migliori aziende manifatturiere sportive, abbiamo oltre trecentomila diversi tipi di prodotti con tecnologia innovativa e giapponese, che sono i nostri valori. 
In Mizuno abbiamo diversi target in termini di consumatori, però il 70% dei nostri prodotti viene venduto in Giappone, quindi per crescere ulteriormente abbiamo bisogno di vendere all’estero, dove non siamo presenti da molto tempo. Abbiamo iniziato ad espanderci in Europa, nel Nord e Sud America e in Asia, quattro aree fondamentali per la nostra crescita. Mizuno è una compagnia molto giovane in particolare nel mercato italiano, è arrivata qui nel 1989, ha 24 anni, e ha grandi potenzialità di crescita.
L’azienda è divisa in business unit: la diamonds division, il nome preso proprio dalle dimensioni del campo da baseball, include baseball softball e sport simili, la footwear division, la apparel division (abbigliamento), la football division e la golf division.
Adesso le divisioni che hanno un valore significativo fuori dal giappone sono sicuramente l’abbigliamento e footwear division, queste due categorie comprendono praticamente il 60% delle nostre vendite. 
Sig. Kayway grazie per questa chiacchierata, un ultima domanda per concludere, cosa si aspetta da Mizuno Italia per il futuro?
Non ti posso dire già da ora esattamente i piani che ho in mente, ma cresceremo nelle diverse categorie. Ho il massimo rispetto per i nostri concorrenti, per tutti, ma voglio dire loro che Mizuno ora è in Italia…e cresceremo sempre di più.

In un periodo economico come questo, di crisi e di incertezze, è raro vedere grandi brand internazionali investire in Italia. Mizuno Corporation creando Mizuno Italia Srl ha creduto nel potenziale del nostro paese e delle persone che ci lavorano. Ho avuto la possibilità di incontrare il Presidente di questa nuova realtà, Mark Kaiway, e conoscerlo meglio. Ringrazio già da ora il Presidente Kaiway per la sua disponibilità.(di Cristian Lanzanova

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