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Azionariato popolare nel calcio: la ricetta e l’idea che arriva da Salerno

 L’innovativa proposta aziendale, potrebbe determinare due “effetti positivi”: per le società di calcio maggiori ricavi da marketing e merchandising, e per i tifosi un coinvolgimento diretto alla diffusione del brand del prorio club. In tema di fidelizzazione dei tifosi, bisogna evidenziare, che grazie al sistema di ”customer relationship management” (CRM), le società di calcio, possono ampliare le proprie capacità attrattive, sia nei confronti dei propri supporters e sia verso gli sponsor, determinando la soluzione ideale, per gestire l’intera sfera relazionale, che si identifica verso la propria squadra del cuore.
Un esempio di applicazione di CRM è stato attivato con successo dal Biella Basket società che milita nel massimo campionato di pallacanestro. (fonte Sponsornet.it) Con lo strumento del CRM il club di Biella ha determinato nuove modalità di contatti con i propri supportes e con il bacino d’utenza.
Nel secondo anno di tale attività con la strategia del CRM sono stati registrati ben 4.000 contatti (di cui 2.000 a mezzo email e 2000 con numeri cellulari). Il CRM rileva un “filo diretto” tra club, tifosi ed appassionati, finalizzato a diffondere il marchio del club di riferimento.
In tema di “tifosi aziendalisti” bisogna segnalare che il Parlamento francese propone il coinvolgimento dei “tifosi nella governance” dei club di calcio attraverso l’azionariato popolare. Secondo la Commissione francese degli Affari Culturali e l’Istruzione l’apporto dei tifosi alla vita aziendale della propria squadra del cuore, risulta essere un valido sostegno per preservare la stabilità economica della società di calcio nel medio e lungo termine. (fonte Sporteconomy.it)
Il Parlamento francese delinea tre “modelli operativi” per l’azionariato popolare divisi come segue: attuazione di una normativa che sostenga ed incoraggi le iniziative dei supporters trust per una rappresentanza democratica delle associazioni dei tifosi all’interno degli organi decisionali dei club; miglioramento delle regolamentazioni da parte delle federazioni con incentivi per i club che favoriscono il coinvolgimento dei tifosi nei processi gestionali delle società di calcio; realizzazione di un programma di ricerca approfondito sul valore sociale e culturale dello sport del calcio.
In Italia per l’azionariato popolare, e’ stata promossa la mission di “Supporters in campo”, finalizzata a promuovere una reale democrazia nel calcio, attraverso la partecipazione dei “tifosi” alla “governance” club di calcio. (fonte www.supporters-in-campo.org) L’obiettivo di “Supporters in campo” è determinato, a favorire un cambiamento culturale che aiuti i tifosi ad andare oltre la mera passione per la propria squadra del cuore.
“Supportes in campo” risulta essere altresì un’ iniziativa di tifosi che promuove la diffusione di modelli sostenibili di proprietà e gestione delle società sportive, attraverso la partecipazione attiva dei “supportes” ai processi decisionali dei propri club, in riconoscimento del valore e del ruolo che gli stessi hanno nell’attuale panorama sportivo. Tifosi “azionisti”, della propria squadra del cuore…!!!!

(di Antonio Sanges – presidente di Salernitana Sporting) – Tifosi aziendalisti, che in sinergia con il proprio club, gestiscono direttamente la vendita di magliette, divise e gadget della propria squadra del cuore? Grazie allo strumento giuridico dell’azionariato popolare, i tifosi organizzati possono sicuramente contribuire a gestire le strategie di marketing dei club di riferimento.

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Marcel Vulpis

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