Serie A - Serie B

Balotelli vola in Premier league al Liverpool. Nuova operazione a sei zeri di Mino Raiola, Re Mida del calciomercato.

“Da qualunque parte uno veda la cosa i soldi sono soldi e non si smaterializzano per ricomparire da un’altra parte” – prosegue il giornalista milanese (che ha lasciato questo suo pensiero economico-sportivo sul profilo personale di Facebook). “E’ vero che se il Liverpool versa 20 milioni cash domani, il Milan ha il vantaggio di avere ancora 2,5 anni per pagare le rate (di uno che nel frattempo ha cambiato due squadre, paradossi del calcio che professa il Fair Play Finanziario). Comunque, li deve versare. Per quelli, invece, che dicono “Il Milan risparmia sull’ingaggio”, mi devono spiegare se i 5 milioni netti che la società avrebbe dovuto versare come stipendio a Balotelli nel 2016, sono già in cassa oggi oppure sono presunti ricavi da sponsor futuri”. 


Ai posteri l’ardua sentenza. Resta il fatto che, ancora una volta, a vincere, anzi a stravincere è Mino Raiola, “l’uomo che sussurra ai presidenti”, ci permettiamo scherzosamente di definirlo così. Amico di Galliani, ma anche del presidente qatariota del PSG e di Florentino Perez (numero uno del Real Madrid), così come dei padroni russi dello Zenith San Pietroburgo, dove sembra destinato a finire un altro cavallo della sua scuderia: l’azzurro Ignazio Abate , 27enne difensore con stipendio da 2 milioni di euro all’anno. 


Raiola ormai è una multinazionale dei trasferimenti, forse solo Jorge Mendes e la sua Gestifute (altra centrale di affari calcistici che gestisce stelle del calibro di Radamel Falcao o Cristiano Ronaldo) lo superano a livello mondiale. E’ il Re Mida del players trading. Capace di rivalutare anche chi come SuperMario era uscito con le ossa rotte dalla esperienza mondiale in terra brasiliana. 

Balotelli, giocatore talentuoso, ma estremamente discontuo, soprattutto sotto il profilo psicologico, guadagnerà più di prima (1 milione di euro in più), in un campionato (la Premier league) più vicino alle caratteristiche del suo gioco e fisico. E’, però, l’ultima chiamata per Balotelli. Non ci sono altre opportunità di rilancio. Se fallirà anche questa carta, Raiola o non Raiola, rischiamo di vederlo nel giro di pochi anni, prematuramente, giocare negli Emirati o in Cina, a stipendi anche superiori a quelli attuali, ma sarà il segnale definitivo di un talento mai sbocciato concretamente. Ma, almeno sul terreno economico, avranno vinto loro: appunto “Re Mida” Raiola e il suo assistito d’oro. 

“Per acquistare Balotelli un anno e mezzo fa, il Milan aveva accettato di pagare 20 milioni di euro spalmati su 4 anni al Manchester City. Se la matematica non è un’opinione, mancherebbe un bonifico da 12-13 milioni di euro nelle casse dello sceicco Mansour al momento. Sento parlare in giro di “tesoretto” da reinvestire sul mercato dopo la cessione di Mario al Liverpool. Il tesoretto sarebbero i 4 o 5 milioni che restano?” Con questo laconico pensiero, ma molto vicino alla realtà, Dario Donato, giornalista finanziario di Class CNBC e collaboratore di Premium calcio, ha commentato il passaggio (anzi il “trasferimento”) di Mario Balotelli (nella foto ai tempi dell’esperienza al “City”) dal Milan della gestione B.Berlusconi-A.Galliani al Liverpool del gruppo americano Fenway. 

Previous post

Juventus Levissima partnership: presentata l'acqua ufficiale dei Campioni d’Italia bianconeri

Next post

Le Federazioni sportive spingono per la redistribuzione dei contributi CONI alla FIGC. Il M5S pronto ad accendere i riflettori su questi enti sportivi.

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *