Basket – Cala l’interesse per il basket in Spagna
Il movimento della pallacanestro spagnola è in crisi, soprattutto per quanto riguarda il modello proposto dalla Lega Basket iberica (ACB). Così riporta una ricerca effettuata dall’agenzia specializzata
Salvetti&Llombart, che ha condotto un’attenta analisi sui profili di pubblico e sull’immagine percepita del baloncesto.
I risultati non sono incoraggianti: declino generalizzato, perdita di
visibilità televisiva e significativo calo di pubblico sono le novità principali che hanno caratterizzato la scorsa stagione agonistica.
Un drastico cambio di scenario se si tiene conto che uno studio simile, nel 1997, aveva consacrato la pallacanestro come secondo sport di massa per i tifosi spagnoli. La ricerca della Salvetti&Llombart, ripresa dal quotidiano spagnolo AS, fotografa un prodotto mediocre, che non è riuscito a compiere un salto di qualità verso lo status di sport-show ed è incapace di generare interesse di fuori della nicchia di aficionados che tradizionalmente segue la disciplina.
Non è un caso, infatti, se nessun incontro di pallacanestro rientra tra gli eventi sportivi con maggiore audience televisiva nel periodo della rilevazione (settembre 2004 – aprile 2005). Un dato normale nel nostro paese, ma in controtendenza per la Spagna, dove il mercato è ora catalizzato da calcio, formula 1 e motociclismo. In termini di interesse del pubblico, tuttavia, regge la trasmissione del basket NBA, a testimonianza che un prodotto spettacolare e di qualità sarebbe potenzialmente ancora in grado di generare appeal televisivo.
Il prodotto basket, analizzato nei suoi rapporti con pubblico, media e sponsor, ha rivelato quattro punti deboli fondamentali: una ridotta competitività del campionato di club, scarsa emotività suscitata nel pubblico, mancanza di novità e un drastico calo di notorietà dei campioni. Proprio la mancanza di “stelle” appare un tema particolarmente dolente: gli atleti, si legge nell’analisi, sono “semplicemente sportivi”, hanno cioè scarsa cultura di comunicazione e indici di riconoscibilità molto bassi se paragonati a quelli di altre discipline.
La percezione diffusa, inoltre, è che i migliori preferiscano andare a giocare nel campionato americano (come ha fatto Pau Gasol) riducendo il livello tecnico della Liga. La frequente rotazione
nelle rose delle squadre e una presenza massiccia di giocatori stranieri riducono ulteriormente la produzione di fenomeni di appartenenza. Problemi che fortunatamente sembrano non riguardare la squadra nazionale: la notorietà della Seleccion si mantiene elevata proprio grazie all’identificazione dei tifosi con la squadra, all’emozione legata agli incontri – quasi sempre di alto livello come Campionati Europei, Mondiali o Olimpiadi – e alla presenza di giocatori di alto livello che competono con i migliori
atleti al mondo.
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