Basket – Diritti Tv: si pensa a nuove opportunità dal 2011-2012
Dopo diverse stagioni in cui Sky ha garantito un prodotto di altissimo livello per riprese, competenza e serietà, le maggiori società italiane proporanno lunedì 27, nella prossima riunione di Lega, una scelta completamente diversa: dal 2011-12, scaduto il contratto con il network di Murdoch, produrre o co-produrre le trasmissioni televisive cedendole poi in via gratuita alla Tv di Stato (oppure in seconda battuta a La7 o Sportitalia). L’obiettivo è semplice: uscire dalla nicchia satellitare e a pagamento per percorrere una strada di maggiore diffusione di quello che è il secondo sport di squadra in Italia. In sostanza, buona parte dei club vogliono diventare imprenditori di se stessi, investendo nel futuro e rinunciando a dividersi i proventi giudicati inadeguati dell’accordo con Sky, che a sua volta potrebbe puntare a riappropriarsi dei diritti dell’Eurolega. Tale accordo, siglato due anni fa, ha portato nelle casse della Lega 2,6 milioni il primo anno e 2,8 per il prossimo campionato. I soldi sono stati ripartiti seguendo criteri ben precisi: la fetta maggiore è stata divisa in parti uguali tra tutte le società, una parte a seconda dei risultati ottenuti e un’altra ancora per bacino d’utenza. Dunque, meno di 120.000 euro a testa l’anno. Cifra quasi irrilevante per i club di prima fascia, ritenuta invece fondamentale da molte piccole (Cantù, Biella, Teramo, Cremona, Montegranaro) per coprire il 7-10% degli ingaggi dei giocatori.
Allo studio c’è anche la possibilità, parallelamente alla cessione in via gratuita delle dirette alla Rai, di aprire un canale tematico satellitare/digitale dove mandare in onda altri incontri. E’ chiaro che la Lega, prima di tornare dalla Tv di Stato, chiederà garanzie ben precise, memore di certi trattamenti ricevuti in passato (orari ballerini, supplementari cancellati, e "piacevolezze" varie): serietà, rispetto della programmazione, alta qualità delle immagini. In un momento di crisi generale, l’idea di dire no a qualche migliaio di euro porterà sicuramente le piccole realtà di provincia, comunque fondamentali per la diffusione capillare della pallacanestro, a dar vita ad un dibattito che si preannuncia lungo e difficile. Aspetti negativi? Quello economico (a breve scadenza), perchè non si tratterebbe solo di veder svanire i milioni di Sky, ma anche, eventualmente, di spendere per produrre le dirette e dar vita ad un nuovo canale. Lati positivi: il basket avrebbe la possibilità di allargare enormemente il proprio bacino di utenza, acquisterebbe nuovi appassionati, vedrebbe crescere l’audience tv con conseguenti risvolti positivi per ciò che riguarda l’interesse degli sponsor.
Fonte: Corriere dello Sport
La Lega Basket sta studiando una piccola rivoluzione da lanciare via etere. L’idea, prospettata nelle ultime assemblee da Ferdinando Minucci, presidente della Montepaschi Siena, e sostenuta dai grandi club (Milano, Bologna, Treviso, per il momento anche da Roma, a cui potrebbero aggiungersi Pesaro, Avellino, Brindisi e Sassari; Montegranaro è ancora dubbiosa) è quella di riportare le dirette del nostro campionato in chiaro, preferibilmente alla Rai.
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