In pochi anni Yao Ming (n.11 degli Houston Rockets) è diventato una delle stelle del firmamento Nba e, secondo le stime degli analisti americani, nei prossimi 10 anni incasserà più di 300 milioni di dollari, considerando l’ingaggio della franchigia Usa, lo sfruttamento della sua immagine per fini pubblicitari e le opportunità collegate al merchandising.

Il nome del “gigante” cinese è noto fino in Sierra Leone e la Nba ha realizzato una collezione di francobolli, a lui dedicati, venduti in molti paesi dell’area caraibica.

Più in generale Ming è sponsorizzato da Reebok ed ha contratti pubblicitari/sponsorship in essere con Gatorade (beverage), Tag Heuer (orologi), Pepsi (beverage), McDonald’s (fast-food) e Garmin (azienda di elettronica).

Le multinazionali Usa hanno compreso che, attraverso il campione asiatico, possono crescere in notorietà in Cina (un mercato potenziale di 1,3 mld di consumatori) e aumentare i livelli di vendite.

Nel suo Paese natale è stato nominato, di recente, “lavoratore modello” del neo-capitalismo cinese. Un segno dei tempi e delle opportunità commerciali collegate alla sua immagine.

I guru della comunicazione stanno lavorando febbrilmente per trasformarlo in un vero e proprio “Re Mida” del basket mondiale. Per questa ragione è stato scelto, insieme all’icona nera James LeBron, per una puntata della serie di cartoon dei “Simpsons”. Un’ulteriore conferma della sua popolarità televisiva.

Ma il gigante cinese sa stare con i piedi per terra. Ecco perchè, pur ascoltando le sirene della pubblicità o delle sponsorship, ha deciso di investire con la sua famiglia su un ristorante nel pieno centro di Houston. Un modo, ha dichiarato il campione asiatico, per ringraziare la collettività texana, che, sin dal giorno del suo arrivo, lo ha accolto a braccia aperte.