Beltrami (StarCasinò): continueremo anche nel 2017 ad investire sui combat sports
Si è appena concluso l’Oktagon-Bellator (l’evento più seguito in Italia e non solo quando si parla di combat sports) di Firenze, lo scorso 10 dicembre (con più di 7.200 biglietti venduti all’interno del Nelson Mandela Forum), e già è pronto il cartellone della prossima edizione (questa volta a Torino il 16 aprile 2017) con la presenza come guest star di Alessio Sakara, fighter romano di MMA (la disciplina più seguita tra tutti i combat sports).
L’evento è organizzato e ideato da Carlo Di Blasi, il più forte promoter del settore, e si svolgerà al Pala Alpitour. Di Blasi, che si avvale, per la parte commerciale, della consulenza di Paolo Biotti, è anche al lavoro per organizzare un ulteriore evento a Roma in una location scenografica.
L’Oktagon-Bellator sta attirando diversi marchi tra tecnici ed extra settore. Tra questi StarCasinò, brand della multinazionale Bettson Group. Ne abbiamo parlato con Barbara Beltrami (nella foto qui sotto), local brand manager di StarCasinò, in Italia.
1) Quali sono i principali risultati in ambito digital raggiunti prima e durante l’evento di Firenze?
R: Quello che abbiamo cercato di sfruttare maggiormente in questa edizione di Oktagon, diversamente dalle precedenti edizioni, è stata l’interazione con gli appassionati di kickboxing e MMA attraverso i social media. Riteniamo che un’azienda che diventa partner di un evento sportivo di questa portata debba cercare di rendere l’esperienza degli appassionati più avvincente e divertente possibile, offrendo loro contenuti esclusivi e una serie di opportunità che, come si dice, “i soldi non possono comprare”.
2) Avete utilizzato un contest per far vivere a due giovani giocatori di StarCasinò l’emozione di vivere dal vivo a bordo ring l’emozione di Oktagon. E’ una esperienza che considerate vincente e come pensate di implementare l’iniziativa in esame in nuovi progetti in ambito sportivo?
R: Abbiamo realizzato un social contest chiamato StarFighting, lanciato su Facebook, dove gli appassionati si sono sfidati in una sorta di videogame per vincere un’esperienza unica: 4 giorni da protagonisti insieme agli atleti di Oktagon, prima e durante l’evento. Siamo molto soddisfatti del risultato di questa operazione, abbiamo avuto un engagement, un numero di contatti e interazioni davvero significativi, e questo ci ha confermato che la strategia di inbound marketing e content che stiamo seguendo è molto efficace ed è sicuramente il modo migliore per aumentare il ROI di una partnership sportiva, pertanto continueremo su questa strada anche nel 2017, cercando di essere sempre più innovativi e di offrire contenuti di alta qualità.
3) Guardando al 2017 come pensate di muovervi a livello marketing e di comunicazione sul mercato italiano per spingere la brand awareness e business di StarCasinò?
R: Il 2017 rappresenta un anno molto importante per StarCasinò. Abbiamo degli obiettivi ambiziosi e contiamo di riuscire a capitalizzare gli ottimi risultati del 2016, guadagnando ancora quote di mercato e awareness. Punteremo sulle partnership sportive, che si sono dimostrate molto efficaci sia in termini di brand awareness sia di engagement e interazione con il nostro target di riferimento. Ovviamente anche la pianificazione tv e tutte le operazioni ATL e BTL avranno un grande rilievo: il 2017 ci vedrà impegnati su moltissimi fronti per quanto riguarda il lato marketing.
4) Il mondo dello sport si sta spostando sempre più verso il mercato digital puntando sulla crossmedialità – è un futuro molto prossimo o quanto tempo ancora dovremo aspettare perché diventi realtà? Quanto vi può interessare il tema del live streaming di eventi sportivi e per quali ragioni?
R: Sono assolutamente favorevole al live streaming, e alla crossmedialità. In particolar modo credo che ci stiamo muovendo molto velocemente verso un mondo dove i contenuti (soprattutto se parliamo di eventi sportivi) devono essere free e accessibili a tutti. Questo non farebbe che aumentare le audience a dismisura e di conseguenza l’interesse da parte delle aziende ad investire su partnership ed eventi sportivi. Immaginiamo cosa sarebbero oggi Facebook e gli altri social media se fossero a pagamento, probabilmente infinitamente più piccoli e insignificanti rispetto a quello che sono oggi. Creare audience e database profilati è l’asset maggiore che si può offrire a una azienda che vuole investire e quale modo migliore di crearli se non offrendo contenuti for free via web?
5) Come StarCasinò già in un precedente articolo sul fenomeno dei combat sports avete evidenziato la forte convergenza tra target del vostro prodotto e quello degli sport combattimenti. Questo vi porterà a investire sempre più anche il prossimo anno su questo settore sportivo in forte evoluzione?
R: Siamo stati molto soddisfatti del risultato della partnership con Oktagon. Lo spirito sportivo, la competitività, l’adrenalina, la voglia di vincere, ma il saper vivere bene anche le inevitabili sconfitte e ancora, l’equilibrio, il conoscere se stessi e i propri limiti, sapere quando è il momento di attaccare e quando è meglio stare sulla difensiva: questi sono gli elementi che un appassionato vuole vedere negli sport da combattimento. Come ho avuto già modo di parlarne, credo ci siano molte affinità tra il mondo del gaming e del combattimento. I due mondi possono sembrare forse estremi dall’esterno, ma chi impara a conoscerli e ad amarli sa che in realtà, utilizzando sempre il buonsenso, possono essere entrambi un ottimo modo per godersi un momento di puro divertimento, adrenalina e sfida.
La prima intervista di Barbara Beltrami (StarCasinò) sul tema dei combat sports in Italia
A confermare l’esplosione del “fenomeno” combat sports c’è da rilevare la presenza a Firenze del network Spike Tv (gruppo Viacom) e in vesti di “ospiti” di Fight Network Italia, nuovo canale tematico dedicato a tutte le discipline da combattimento (fruibile gratis su Sky 804)
No Comment