Bosio (CSI): S-Factor per ascoltare, dialogare e confrontarsi sui temi dello Sport
(di Marcel Vulpis) – Oggi pomeriggio, a partire dalle 16.00, i vertici del CSI (Centro Sportivo Italiano) si riuniranno a Roma per lanciare un nuovo capitolo del progetto denominato “S-Factor” e tra le novità di questo incontro c’è anche la presenza, tra i relatori (oltre al n.1 dell’EPS, ovvero il presidente nazionale Vittorio Bosio – nella foto in primo piano) di Giancarlo Giorgetti, neo Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, che ha accettato l’invito. Un invito, è bene sottolinearlo, indirizzato a Giorgetti diverse settimane fa, dalla stessa CSI, quando ancora non si era costituito il Governo gialloverde a trazione M5S-Lega.
Con il Presidente Bosio abbiamo analizzato, in anteprima, i temi che verranno trattati oggi, nell’arco del pomeriggio, presso il Centro Congressi Roma Eventi Fontana di Trevi (in piazza della Pilotta n. 4), per approfondire tematiche di grande attualità e rilevanza, come l’approvazione e l’entrata in vigore della riforma del Terzo Settore, il nuovo Regolamento europeo in materia di trattamento dei dati personali, la formazione del nuovo Governo e la presentazione delle sue linee programmatiche.
D: Presidente, qual è la “ratio” di questo nuovo incontro sotto la sigla “S-Factor”?
R: Continuare a dialogare e a confrontarci internamente, così come iniziare a parlare con i rappresentanti del nuovo Governo, dopo le esperienze dell’ultima legislatura (lo sport è stato gestito dal ministro Dem, Luca Lotti, nda). Ci tengo a sottolineare che l’incontro con il Sottosegretario di Stato Giorgetti è solo uno dei tanti momenti che promuoveremo con esponenti sia dell’attuale Esecutivo, sia dell’opposizione, come è normale che sia. Daremo a questo Governo la stessa collaborazione fornita ai precedenti negli ultimi 5 anni.
D: Qual è lo “stato di salute” dello Sport italiano?
R: Leggendo i giornali di questi ultimi giorni, con un forte dibattito sul tema del Decreto Dignità (con particolare attenzione all’art.8, dove vengono vietate le pubblicità e sponsorizzazioni delle aziende del gioco nel mondo dello sport, nda), si intuisce immediatamente come lo sport di vertice sia in forte evoluzione e con una serie di esigenze (economiche) specifiche. Per non parlare del caso di calciomercato legato a Cristiano Ronaldo, che potrebbe arrivare in Italia nelle prossime ore (alla corte della Juventus). Tutti temi assolutamente importanti, che meritano rispetto. Ma se riporto il tema dello stato di salute al mio livello (ovvero quello dello sport di base, ecc.) dobbiamo lavorare tutti quanti (internamente ed esternamente) per ridare dignità alle piccole società sportive, spesso minate da una serie di pericoli presenti nel sistema.
D: Chiedete una fiscalità agevolata, o, meglio ancora, “dedicata” per queste realtà?
R: Anche, ma mi creda, non è solo un problema fiscale o meramente economico. Il problema principale è che per lo Stato spesso, queste piccole realtà sportive, sono equiparate alle strutture sportive di capitali (profit). Sono due dimensioni differenti, che non possono essere equiparate. Come potrà immaginare sono soggette ad una serie di lacci e lacciuoli burocratico-amministrativi, che mandano in tilt completamente questo mondo. Penso, per esempio, alle realtà create all’interno delle parrocchie, ma assolutamente fondamentali in alcuni territori “difficili” (per togliere tanti giovani dalle strade).
Un momento della diretta streaming del primo incontro di S-Factor in Parlamento
D: Che obiettivi vi siete dati con il nuovo S-Factor?
R: Questo progetto ha prodotto una serie di risultati importanti, perché è essenziale comunicare, dialogare, confrontarsi e ascoltare anche nei diversi livelli della rete CSI. I nostri dirigenti hanno bisogno di conoscere le linee guida della strategia dell’Ente, e, soprattutto, in quale direzione intendiamo andare nei prossimi mesi.
D: In questo nuovo Governo c’è la delega allo sport, ma non più il Ministero. Che ne pensa?
R: Non mi permetto, in alcun modo, di dire o pensare che siamo tornati indietro, così come avveniva anni fa durante altri Governi. Voglio prima conoscere le idee e valutare i risultati raggiunti sul tema Sport da parte di questo nuovo e giovane Esecutivo. Noi, come CSI, abbiamo sempre auspicato non solo un ministero, nella accezione letterale del termine, quanto, piuttosto, una struttura super partes, capace di dettare regole chiare e trasparenti. Per questa ragione, non mi pronuncio su questo tema. Aspetto per dare un giudizio sincero. Certamente, ancora oggi, non tutti i soggetti politici comprendono quanto lo sport sia una attività educativa e di salvaguardia delle salute per vaste fasce della popolazione. Su questo, come CSI, dovremo lavorare, per far conoscere a tutti il nostro “sport migliore”.
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