Boxe: Daniel Dubois sbanca Wembley. Vittoria per KO al 5° round sul più titolato Anthony Joshua
(di Marcel Vulpis) – Daniel “Dynamite” Dubois 27enne pugile di Greenwich (UK) con un score record di 21 vittorie (di cui ben 20 per KO) ha sconfitto a sorpresa, ieri a Wembley, davanti a 96mila spettatori (durante la serata c’è stato anche un mini concerto di Liam Gallagher, frontman del gruppo musicale degli Oasis), il 35enne Anthony Joshua, anch’egli britannico, da diversi anni icona del pugilato mondiale. Lo “sfavorito”, ma più giovane Dubois (fa parte della scuderia “Queensberry” di Frank Warren, la stessa del “Gipsy King” Tyson Fury), ha mandato quattro volte al tappeto il più titolato avversario, finendo per vincere per KO al 5° round (conquistando così la cintura IBF dei pesi massimi). Dubois, nonostante fosse il detentore del titolo, era considerato dagli addetti ai lavori un vero e proprio outsider, ma nella realtà, nella serata di Wembley, ha semplicemente difeso il titolo (lasciato dall’ucraino Usyk per la prima sfida che lo ha visto opposto a Fury) conquistato precedentemente contro il croato Filip Hrgovic (mandato al tappeto all’8° round).
Con questa affermazione Dubois si presenta al grande pubblico come il più probabile avversario post rivincita tra lo stesso Tyson Fury e l’ucraino Oleksandr Usyk (detentore delle altre tre sigle sempre nei pesi massimi), in programma, il 21 dicembre, a Riad (Arabia Saudita).
Tornando al match di ieri sera “AJ” (molti addetti ai lavori ritengono che dopo questa sconfitta Joshua potrebbe anche decidere di ritirarsi definitivamente per raggiunti limiti di età) ha provato a resistere al più giovane sfidante, che lo ha mandato ben 4 volte al tappeto (costringendolo al conteggio dell’arbitro) nel corso del match, prima di essere colpito da un destro corto terrificante al 5°. Nonostante infatti il tentativo di Joshua di rialzarsi le gambe non rispondevano più ai comandi del cervello. Al sesto conteggio dell’arbitro è volato poi l’asciugamano bianco (dall’angolo del campione), evitando giustamente ulteriori danni fisici. Segno inequivocabile di resa per tutto il team di Joshua. Adesso i riflettori della boxe mondiale si accendono sulla notte del 21 dicembre in programma a Riad, dove Fury (36 anni) proverà a riconquistare la cintura iridata contro il più forte Usyk (detiene i titoli WBO, WBA e WBC). In caso di nuova vittoria di quest’ultimo, il prossimo sfidante del 37enne pugile dell’Europa dell’Est sarà proprio il britannico Dubois (ribattezzato anch con il nickname “Triple D”), fresco vincitore della corona IBF dei massimi.
La serata di Wembley poi ha visto la conferma dell’interesse del mondo arabo, soprattutto saudita, per la boxe di livello mondiale. Anche in Inghilterra, in occasione del match iridato, i due partner principali sono stati due brand promo-turistici: “Riyadh Season” e “Saudi – welcome to Arabia”. Non a caso il super evento faceva parte della “Riyadh Season Card”. Il nuovo capitolo di questi investimenti “faraonici” sarà proprio la rivincita mondiale tra Usyk e Fury, a fine dicembre, nella capitale Riad. Il pugilato di alto livello sta trovando nuova spinta/rilancio grazie proprio ai capitali sauditi e alla organizzazione di match dall’audience mondiale in impianti avveniristici in terra araba.
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