Braccio di ferro ASI-FISE sul mondo amatoriale equestre. Intervenga il presidente del CONI.
(di Marcel Vulpis) – Il mondo “amatoriale” equestre è in subbuglio, soprattutto dopo il caso scoppiato, negli ultimi giorni, collegato al “braccio di ferro” tra FISE e ASI, ovvero tra la Federazione Sportiva Nazionale guidata dall’avvocato Marco Di Paola (nella foto in fondo all’articolo) e l’Ente di promozione sportiva da sempre collegato al presidente Claudio Barbaro (nella foto sotto), tornato in Parlamento dopo una sosta di 5 anni, dopo essere stato eletto in Campania nella lista del Centro-destra (per la Lega di Matteo Salvini).
Il tutto è stato sottolineato, con forza, in un comunicato stampa inviato ai media dalla stessa ASI, dove l’Ente di promozione si è scagliata contro l’operato della FISE. Un comunicato molto severo sul quale non diamo giudizi, ma che, certamente, crea una spaccatura difficile da risanare, dove ci sarà bisogno della “figura” del presidente CONI (Giovanni Malagò), per riportare il tutto ad un corretto segno di equilibrio. In questi ultimi anni il presidente si è sempre distinto per un posizionamento “laico” in qualsiasi controversia nata tra soggetti istituzionali in ambito sportivo.
Non è bello infatti che due “rami dello stesso albero” (fanno parte infatti entrambi del sistema sportivo nazionale) siano arrivati a questo punto, con l’apertura di una istruttoria (per iniziativa dell’ASI) presso l’Autorità Garante della Concorrenza (AGCM), per accertare “eventuali” condotte improprie da parte della FISE (sempre secondo l’ASI, limiterebbero l’attività sportiva non agonistica considerata “concorrente”). Per dovere di correttezza abbiamo interpellato anche la Federazione italiana Sport Equestri, che ha così risposto: “Relativamente alla riapertura dell’istruttoria da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, la Federazione Italiana Sport Equestri non intende rilasciare commenti per rispetto al procedimento in corso e confida pienamente nelle attività istruttorie e valutative dell’AGCM”.
Non volendo entrare, in alcun modo, nell’analisi delle eventuali colpe di questa o quella parte, riteniamo essenziale l’intervento del presidente del CONI, nel suo ruolo di attore super partes, per riportare un clima di pace tra le due realtà delegate alla promozione dello sport equestre (amatoriale).
Lo sport, secondo noi, quando arriva davanti ad un giudice in un’aula di tribunale ha già perso. E non è una bella immagine, nel complesso, per entrambi i soggetti. Confidiamo, pertanto, in una rapida soluzione della querelle in esame.
Di seguito il comunicato ASI.
Con ASI il mondo amatoriale equestre (e non solo) reclama i suoi spazi
Grazie alle segnalazioni del nostro EPS, l’Autorità Garante della Concorrenza apre istruttoria per accertare condotte improprie da parte della FISE volte a limitare l’attività sportiva non agonistica considerata concorrente
Oggi è un grande giorno per lo sport. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato la riapertura di un procedimento istruttorio nei confronti della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE), a seguito delle segnalazioni svolte dal nostro Ente di Promozione Sportiva e dell’associazione sportiva dilettantistica Gruppo Italiano Attacchi.
L’istruttoria è finalizzata ad accertare se la Federazione in questione abbia adottato – come noi crediamo – condotte volte ad impedire lo svolgimento di gare non agonistiche equestri organizzate da altre realtà sportive, come quelle programmate – sempre in ambito non agonistico – dal nostro settore ASI Sport Equestri.
Tale atto rappresenta una vittoria per lo sport in generale e per il mondo della promozione sportiva in particolare – non solo per gli sport equestri. È, nei fatti, la testimonianza di come sia possibile che Enti e Federazioni siano trattati allo stesso livello, seguendo un semplice (e sacrosanto) principio di legge, nonché di come concretamente lo sport amatoriale stia contribuendo nel fare chiarezza sulla sua identità e il suo valore.
Se, infatti, il legislatore – con la colpevole complicità delle istituzioni sportive – ha preferito non dare una definizione chiara ed univoca di cosa sia il mondo amatoriale, quest’ultimo al contrario ha sempre cercato di mostrarsi per quello che è: un movimento orientato al benessere e al divertimento, ma non per questo privo di aspetti competitivi, ancorché non agonistici.
La competizione, infatti, esiste anche al di fuori dell’agonismo!
“Il nostro intervento non è contro qualcuno, ma è per qualcuno, ovvero per il mondo dello sport amatoriale – afferma Emilio Minunzio, vice presidente ASI, già responsabile del settore ASI Sport Equestri – Non ci sentiamo delle cenerentole e non vogliamo esserlo. Noi siamo convinti che lo sport italiano abbia bisogno della componente di base per rafforzare quella di vertice negli sport equestri come in tutte le altre discipline riconosciute.
Per questo le manifestazioni sportive organizzate dalle nostre associazioni, così come l’attività formativa portata avanti dalla nostra organizzazione a tutti i livelli, non toglie niente a nessuno, semmai rende il nostro mondo più qualificato e capace di intercettare domande di sport diverse.
Ci auguriamo – conclude Minunzio – di poter tornare quanto prima a fare attività sul territorio in modo libero e rispettoso della legge e del ruolo conferito alle Federazione”.
No Comment