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Breve storia della Formula 1

La Formula 1 presenta una storia molto lunga alle spalle, ricca di drammi e pericoli, e che con l’aiuto della tecnologia è riuscita ad arrivare alla Formula 1 che conosciamo anche oggi. Questo è uno sport automobilistico internazionale, è arrivato ad essere il più alto livello possibile di competizione automobilistica professionale che presenta ruote scoperte e la cabina aperta. Come nella maggiore parte degli sport, anche nel caso di questo esiste la possibilità delle scommesse online.

La F1, come viene anche chiamata, segue le sue fondamenta fino ai primi giorni di corsa degli automobili, ma non è stato fino al 1946 che si è trasformata in una classificazione formalmente autorizzata del motorsport. Se vi siete mai chiesti a cosa si riferisce l’espressione “Formula”, ecco la risposta: questa allude alle regole dell’ente gestore dello sport. Ma lo scopo di queste regole è quello di cercare di aumentare la concorrenza tanto quanto di guidare il progresso, anche perchè queste sono cambiate in modo continuo sin dall’inizio.

Fin dal suo inizio, la Formula 1 è stata alimentata praticamente da tutti i motori esistenti, a partire dai motori pre-seconda guerra mondiale da 1,5 litri sovralimentati e da 4,5 litri normalmente aspirati, e lo scambio tra i due tipi di strutture di arruolamento ancora e ancora. Ci sono stati i V6 rumorosi e V12 urlanti e tutto il resto, e ogni anno gli specialisti in un modo o nell’altro riescono a capire come esercitare molta più forza.

Come ben sappiamo, agli inizi della F1 non esisteva tutta la tecnologia che noi abbiamo oggi e quindi le misure di sicurezza non erano perfette. Questo vuol dire che anche alle origini ma anche molto tempo dopo, la F1 è stata molto pericolosa. I piloti salivano nella propria auto con addosso il pensiero di avere una possibilità su tre di non riuscire ad arrivare al traguardo. Ancora oggi, la Formula 1 non è completamente perefetta, ma tende a questo e con l’aiuto di tecnologie possiamo sperare che un giorno arriverà ad esserlo. Ma d’altra parte è una cosa incredibile il fatto che tutti i campioni del mondo si sfidano tra di loro nella corsa e piccoli motori da 1,6l riescono a produrre 760CV. Tutto questo, permette alle auto di girare più veloce di qualunque altra cosa al mondo sulla pista per le gare. Detto questo, vediamo ora due dei più famosi piloti di Formula 1.

                                Juan Manuel Fangio – una leggenda

Il più famoso pilota, Juan Manuel, è nato nel 1911 in Argentina, e di certo non è stato fin dagli inizi un pilota, ma questo è partito dal mestiere di un semplice meccanico. La sua prima gara è stata quando lui aveva 23 anni in una Ford taxi che si è disintegrata durante lo svolgimento dell’evento. Non ha avuto successo sino dalla prima volta che questo ha guidato, ma Juan non aveva intenzione di rinunciare. Infatti negli anni prima della seconda guerra mondiale, Juan si guadagna il Gran Premio International del Norte, percorrendo una distanza di 6 000miglia, dal Buenos Aires al Perù, con ritorno anche. Insieme alla sua Chevrolet, Juan è riuscito a diventare famoso da un giorno all’altro.

Fangio, a 36 anni fa la sua entrata nell’Europa, anche se molti pensavano sia ormai “passato d’età”, lui non si è fatto intimidire da questo. Cosa che ha portato al suo successo nel 1949, quando in 10 gare questo è riuscito a vincere per ben sei volte, cosa che lo ha fatto diventare un eroe nazionale per l’Argentina. Juan, noto semplicemente come “The Maestro”, per decenni è stato l’unica persona a riuscire a vincere più di tre campionati mondiali di Formula 1. “The Maestro” è riuscito a stabilire uno standard del Grand Prix, che molti hanno pensato di non poter mai essere eguagliato, quello dell’eccellenza. Anche se Fangio ha guidato in un’epoca che mostrava dei valori diversi e di certo automobili diverse, è arrivato comunque a dominare le corse di F1.

                                                          Lewis Hamilton

Lewis è uno dei migliori piloti della Gran Bretagna, è nato nel 1985  a Stevenage e una delle sue prime gare è stata nel 1991 quando è arrivato per secondo al British Radio Car Association Championship. Da qui, Lewis ha mostrato un grande interesse per le corse e ha avuto l’appoggio di suo padre per dare inizio alla sua cariera. Quando aveva solo 8 anni, Lewis iniziò a vincere campionati per cadetti e questo lo portò a diventare uno dei più giovani fenomeni delle corse in questo sport.

Dopo aver vinto altri campionati e la Super Series, nel 2000, Lewis è diventato Campione europeo e grazie al suo successo fu nominato “Rising Star Member” dal British Racing Drivers Club. Inoltre dopo aver vinto altri titoli nel 2006, Hamilton nel 2007 è diventato un pilota McLaren F1, un sogno che si era avverato per lui e cioè quello di guidare una delle auto di corsa di McLaren.

Ci sono di sicuro altri piloti che sono riusciti a guadagnarsi dei titoli, ma questi due sono dei fenomeni per tutto il mondo e meritano la nostra attenzione.

 

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