Bridgestone e Toyota tra gli sponsor del TOP programme CIO
I Giochi Olimpici saranno sponsorizzati da Bridgestone e Toyota fino al 2024. Le due aziende internazionali hanno siglato l’accordo con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per il rinnovo della partnership come TOP programme, cioè sponsor ufficiali delle Olimpiadi, che producono oltre 1 miliardo di euro di ricavi.
La Bridgestone dovrà fornire pneumatici e tutti i servizi relativi al trasporto durante le Olimpiadi invernali ed estive. Le categorie dei prodotti oggetto dell’accordo comprendono anche ammortizzatori in gomma per l’isolamento sismico, utilizzati per proteggere le strutture dai danni di eventuali terremoti, e le biciclette, che l’azienda giapponese produce ormai da 60 anni.
D’altronde, Bridgestone è diventato TOP programma del CIO dal 2014 dai Giochi Olimpici invernali di Sochy e da quelli estivi di Rio de Janeiro del 2016. Con questo rinnovo dell’accordo, l’azienda giapponese sarà sponsor per Pyeongchang 2018, Tokyo 2020, Pechino 2022 e quelli ancora da assegnare del 2024.
Anche la Toyota ha rinnovato il proprio accordo di sponsorizzazione con il CIO fino al 2024 e avrà un valore totale non inferiore ai 790 milioni di euro in 8 anni. L’azienda giapponese ha battuto la Nissan, che non ha presentato un’offerta di pari livello. Sicuramente una scelta importantissima da parte di Toyota, soprattutto in vista delle Olimpiadi di Tokyo nel 2020 e nel tentativo di espandere il marchio attraverso l’alimentazione ibrida delle macchine.
Gli altri sponsor TOP programme del CIO sono Samsung, Coca-Cola, General Eletrics, P&G, Atos, DOW, Omega, McDonald’s, Visa e Panasonic, ai quali bisogna aggiungere le domestic sponsorship, aziende che supportano gli Olympic Games Organizing Committee (OGOC), cioè i comitati olimpici nazionali del Paese ospitante, che permettono ricavi non inferiori ai 2,5 miliardi di euro totali.
I TOP programme, invece, che portano al CIO ricavi da oltre 1 miliardo di euro, sono distribuiti per il 40% ai comitati olimpici nazionali e alle federazioni internazionali, per il 50% al comitato olimpico organizzatore e per il restante 10% restano al Comitato Olimpico Internazionale. (ha collaborato Benito Letizia)
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