Bundesliga, benchmark per il mercato europeo del calcio
PRINCIPALI RISULTATI DELLE TOP FIVE
La Premier league inglese fattura ormai più di 2,5 miliardi di euro, seguita dalla Bundesliga tedesca a 1,75, dalla Liga spagnola a 1,72, per proseguire con la serie A-Tim a 1,55 mld e la Ligue1 Orange francese a 1,04 mld di euro.
Il rapporto salari/ricavi è uno dei parametri del Fair Play Finanziario previsti dal progetto di Michel Platini (presidente Uefa). Non dovrebbe superare il 70% e dovrebbe comunque aggirarsi non oltre il 55%
Al momento la media generale dei cinque campionati top presi in considerazione (italia, spagna, inghilterra, germania, fracnia) è del 66%, quindi molto vicino in “media” al livello di guardia del FPF. Quindi nel complesso il sistema non è in salute, anzi. Il miglior campionato come rapporto salari/ricavi è la Bundesliga1 tedesca con il 53%, perfettamente allineato a quanto vuole Platini. I peggiori sono Francia e italia (1,55 ricavi/1,16 mld salari) oltre l’asticella del 75%. A livello club è significativo che il Real Madrid che ha superato ampiamente i 500 milioni di euro di fatturato abbia un rapporto ricavi/salari del 45%, nonostante che abbia in squadra calciatori del calibro di Cristiano Ronaldo (2° giocatore più pagato al mondo, dopo Samuel Eto’o dell’Anzhi), a conferma del fatto che per mantenere bilanciato questo rapporto bisogna far “esplodere” prepotentemente la leva dei ricavi.
In Italia, invece, i presidenti promettono (e non mantengono) questa promessa di mantenimento dei costi, ma poi non riescono a far crescere i fatturati dei club, quindi la leva dei salari purtroppo schiaccia quella dei ricavi.
Ricavi TOP 5 d’EUROPA PER FONTE
In questa slide di Deloitte sono messi a confronto i campionati principali europei (i soliti top five) analizzando il “peso” di quattro voci diverse
* sponsor
* diritti tv
* biglietteria
* altro (iniziative speciali, p.r., ecc.)
Emerge subito che l’Italia, se non ci fosse la Francia, sarebbe il fanalino di coda dell’Europa che conta. La serie A è troppo schiacciata da sempre sui diritti tv (quale che sia stato il sistema di redistribuzione di questi diritti, prima individuale, oggi collettivo), con una forte “depressione” sulla voce biglietteria (a conferma del fatot che i presidenti dei club non sanno portare più gente allo stadio), e anche sulle sponsorship è a 100 milioni di euro dalla Spagna terza, per esempio.
Se non ci fosse la voce “tv rights” (918 milioni di euro), al secondo posto dietro solo alla premier league inglese (leader assoluta di questa classifica) sarebbe un campionato veramente povero.
Ancora una volta la Germania (Bundesliga), che presenta un rapporto vicino al 30% nelle tre aree principali (sponsor, tv, biglietteria) è il campionato modello a livello europeo per bilanciamento delle voci di sostentamento.
INCIDENZA DEL COSTO DEGLI STIPENDI SUI RICAVI
Al di là delle belle parole dal 2005/6 ad oggi questa incidenza dei salari sui ricavi, nonostante proclami di austerity, in Italia è sempre cresciuto dal 68% al 75%.
In inghilterra questa voce è sempre cresciuta ma gradualmente, e questo è importante per far capire che i salari possono anche crescere ma almeno devono esserlo con un rapporto di gradualità.
L’Oscar dell’equilibrio è per la terza volta consecutiva della Germania, che nel 96/97 presentava un rapporto ricavi/salari del 50% e che, a distanza di 14 anni, è cresciuto solo del 3%, fino al 53%. In questo momento è il campionato più bilanciato.
L’Oscar dell’equilibrio finanziario è solo della GERMANIA (Bundesliga1). A parte la Francia, invece, il peggiore sistema calcio è quello Italiano. Sporteconomy ha analizzato gli ultimi dati Deloitte, relativi ai cinque campionati top in Europa.
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