L’incontro dello scorso mese tra il Presidente russo, Vladimir Putin ed il petroliere e patron del Chelsea, Roman Abramovich, sembra dare i primi risultati. Abramovich sarebbe infatti pronto a finanziare la costruzione del nuovo stadio da 55 mila posti della capitale russa, Mosca.

Lo stadio, la cui costruzione dovrebbe concludersi in tre anni, verrà utilizzato dalla nazionale di calcio e non dai club della città. La Federcalcio russa sarà in grado di restituire al petroliere il finanziamento ottenuto,  grazie agli incassi derivanti dalla gestione dello stesso impianto.

Abramovich, attraverso la sua società Sibneft, sponsorizza attualmente il CSKA di Mosca, ma potrebbe essere costretto dall’UEFA ad interrompere questa partnership, se a settembre l’organismo di controllo del calcio europeo, dovesse stabilire che esiste conflitto d’interesse tra la posizione di proprietario del Chelsea e quella di “main sponsor” del CSKA (entrambe le squadre giocheranno il  prossimo anno in Champions League). In quel caso, Abramovich sceglierebbe certamente la squadra londinese del Chelsea, ed il finanziamento del nuovo stadio di Mosca potrebbe compensare l’uscita dal CSKA.

Come anticipato alcune settimane fa da SportEconomy.it, il Presidente Putin aveva infatti ottenuto l’impegno di Abramovich di non “dimenticare” la Russia e di investire ingenti risorse finanziarie nella sua terra di origine.