Calcio – Partita la Premier League alle prese con budget ristretti e debiti
Se sul piano tecnico la situazione dei top team inglesi può considerarsi positiva, non vale altrettanto per i loro bilanci.Il Chelsea campione in carica, nonostante venga dato dalle agenzie di scommesse sportive come una delle favorite alla vittoria finale, ha i conti in rosso. Non se la ride nemmeno il Manchester United indebitato per una cifra stimata oltre il miliardo di euro e nel bel mezzo della crisi economica più grave della sua gloriosa storia. Hanno pesato, e molto, sui bilanci del club le dispendiose campagne acquisti degli anni scorsi, oltre ai sostanziosi stipendi sborsati ai fuoriclasse che hanno calpestato l’erba dell’Old Trafford. La società è stata costretta ad investire, pur non avendo capitali a disposizione, anche a causa dell’esponenziale crescita dei cugini del City e la conseguente pressione di una piazza caldissima. Un’altra grande del calcio inglese con debiti fino al collo è il Liverpool. I Reds, con a capo i proprietari amercani: Tom Hicks e George Gillett, hanno raggiunto un passivo di oltre 430 milioni di euro.Conti in rosso anche per l’Arsenal con circa 400 milioni di debiti, mentre il West Ham era addirittura vicinissima al fallimento gia’ nel 2009.Situazione diversa per il Manchester City. Quest’ultima, team in grande ascesa, stando ai pronostici scommesse e’ una seria candidata alla conquista del titolo. La squadra allenata da Roberto Mancini, nonostante figuri nella lista nera delle società in passivo con cifre che superano i 200 milioni di euro, è guidata da uno degli uomini più ricchi della terra: lo sceicco Mansour Bin Al Nayan. I tifosi dei Citizens possono dormire sonni tranquilli.
Maristella Esposito
E’ ufficialmente iniziata la Premier League 2010/11. Il campo dopo la prima giornata ha confermato ciò che gli addetti ai lavori sostengono da mesi; vale a dire che questo campionato sarà più entusiasmante, ma soprattutto più equilibrato, di quello scorso. I pareggi negli scontri diretti tra le big: Liverpool-Arsenal e Tottenham-Manchester City, ne sono la prova. A giudicare dalle potenzialità delle sette squadre inglesi impegnate nelle coppe europee, il calcio d’oltremanica è pronto ad un ritorno da padrone in Europa.
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