Calcio- Assegnazione Mondiali 2018-22/3
Bisogna chiedersi, però, il perché. E’ facile intuire come la FIFA World Cup rappresenti una vetrina mondiale di enorme impatto; tutto il Mondo punta gli occhi su quella nazione che nel frattempo si è rimodellata a dovere con un restyling di sicuro successo: stadi nuovi, mezzi di trasporto all’avanguardia, sicurezza ai più alti livelli e decine di milioni di euro spesi. Ma se c’è una cosa certa è che tutte queste spese torneranno nelle casse dello stato sotto forma di guadagni generando delle ricadute enormi su tutto il territorio. Prendiamo come esempio il Sudafrica dove a giugno si sono svolti i Mondiali e, più in particolare, la provincia di Gauteng dove si trovano 3 dei 10 stadi utilizzati per l’evento. Spinta dal successo della Coppa del Mondo, per l’economia di Gauteng è prevista una crescita del 2,5% entro l’anno, riprendendo il passo indietro dell’1,7% dello scorso anno. Una previsione conseguente ad una strategia di crescita economica mirata a concentrarsi sulla creazione di posti di lavoro, molti dei quali creati già in occasione dei Mondiali. La previsione, inoltre, prevede che la crescita raggiungerà il 4,9% nel 2013, passando da R640 miliardi del 2010 ai R750 nel 2014.
La Coppa del Mondo ha dato al Sudafrica una spinta di R93 miliardi, con un’ulteriore crescita prevista per i prossimi anni.E che i Mondiali di calcio fossero un evento importante per il paese in cui si svolgono si sapeva già. C’è una corsa irrefrenabile verso l’assegnazione, interi paesi che lottano per un unico fine coinvolgendo tutti, dall’ultimo degli emarginati al Presidente della Nazione.
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