Calcio – Bologna: ancora a rischio crack. Servono 7mln di euro
Qualcuno in queste ore si è spaventato tanto da ritirare la disponibilità all’ingresso nella società. Alla fine di questa prima fase, infatti, il capitale versato ammonta non ai 10 milioni preventivati, ma a 9. Per la società, in termini economici, non cambia molto, ma non è un segnale incoraggiante.
L’obiettivo è arrivare a 17 milioni di euro di capitale, compresi i quattro milioni che si punta a raccogliere dall’azionariato popolare (ma se le associazioni totalizzeranno meno, si provvederà “in altro modo”, tranquillizza Consorte).
Domani nelle filiali della Banca di Bologna sparse sul territorio sarà possibile aderire e versare un contributo (la quota minima è di 100 euro per i tifosi, 200 per artigiani e commercianti e 1.000 per i professionisti). Marco Di Vaio sarà presente dalle 9.45 nella sede della banca in piazza Galvani. Banca di Bologna, conferma il direttore Enzo Mengoli, darà l'”abbrivio” con 50.000 euro per associazione. Lo stesso Consorte raccoglierà adesioni negli incontri organizzati nei prossimi giorni per presentare le associazioni.
Il restodelcarlino.it
Il Bologna calcio non può dirsi definitivamente in salvo. Per scacciare una volta per tutte il fantasma del fallimento, devono andare in porto tutte le operazioni in ballo per i prossimi due mesi e mezzo: l’aumento di capitale da tre milioni di euro di Bologna 2010 e la campagna di adesioni alle quattro associazioni che raccoglieranno l’azionariato popolare, con l’obiettivo di racimolare quattro milioni di euro.
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