Secondo alcuni organi d’informazione sudamericani la Confederação brasileira de futebol sta per annunciare l’accordo con il decimo sponsor, la Nestlé, il cui arrivo porta a 214 milioni di real (oltre 90 milioni di euro) il contributo totale versato nel 2010 dai patrocinatori alla nazionale verdeoro. Si tratta del record assoluto nella storia della federazione brasiliana. Agli ultimi mondiali di Germania, nel 2006, il montante complessivo era stato di 60 milioni di real. La società svizzera che opera in campo alimentare conferirà quest’anno una "piccola" quota pari a 10,5 milioni di real. Il principale sponsor della Seleção è l’americana Nike, azienda fornitrice del materiale tecnico e titolare di una quota da 40 milioni (di dollari, in questo caso). Il colosso delle birre e dei soft drink AmBev, più antico patrocinatore della Cbf, di milioni di dollari ne versa 15. A causa delle fluttuazioni dei cambi, il presidente della federazione, il potente Ricardo Teixeira, ha negoziato in euro il contratto di sponsorizzazione con Itaú. Il gruppo bancario paga 15 milioni (di euro, appunto). Alcuni sponsor hanno il diritto di apporre un proprio marchio (ad esempio il logo del guaraná Antarctica e quello della stessa Nike) sulle tute e sulle divise da allenamento dei giocatori. Altri possono farlo solamente su cartelloni pubblicitari esposti in occasione di riprese televisive, conferenze stampa, interviste, partite e raduni alla Granja Comary di Teresópolis (Rj), il centro federale che costituisce una sorta di "Coverciano brasiliana". Grazie a tutti questi introiti, il bilancio della Seleção si allinea a quello delle nazionali più facoltose, vale a dire Inghilterra, Spagna, Germania, Francia e, soprattutto, Italia. Gli azzurri possono contare su un pool che comprende addirittura 26 sponsor, anche se la Figc non rivela l’ammontare, né individuale né totale, delle loro partecipazioni.

musibrasil.netIl Brasile che parteciperà ai Campionati mondiali di calcio in Sudafrica potrebbe essere il più ricco di sempre.