Calcio – Caborn (Uk): mezza Premier League è “straniera”
Sono ben otto le squadre della Premier League inglese in mano, o quasi, a proprietari stranieri. Un dato che preoccupa, e non poco, il ministro dello sport di Sua Maestà, Richard Caborn.
Dopo l’avvento di Abramovich, patron del Chelsea, nel giro di pochi anni il calcio inglese è diventato terra di conquista di miliardari stranieri, pronti ad investire nel calcio inglese, ma soprattutto alla ricerca di benefici economici e di visibilità.
Oltre al Chelsea, infatti, fanno parte dei club “esteri” anche colossi del calibro del Manchester United (di proprietà del magnate americano Malcom Glazer), e del Liverpool. Senza dimenticare il Fulham, l’Aston Villa, il West Ham, il Portsmouth e forse a breve il Manchester City.
Proprietà nuove che hanno investito e investiranno milioni di sterline sul mercato inglese, ma per quale ragione e soprattutto con quali fondi. Queste sono le due domande che ormai da tempo si pone il responsabile del dicastero dello sport, intenzionato a predisporre in futuro (nuovo governo guidato da Gordon Brown permettendo) nuove regole all’ingresso di capitali stranieri nel calcio inglese.
Nel frattempo nell’incontro di ieri pomeriggio con i responsabili della Premier League, Caborn, ha dovuto acconsentire a mantenere inalterate le regole che consentono l’ingresso nel capitale dei club inglesi.
Sono ben otto le squadre della Premier League inglese in mano, o quasi, a proprietari stranieri. Un dato che preoccupa, e non poco, il ministro dello sport di Sua Maestà, Richard Caborn.
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