Sulle procedure da utilizzare per svolgere le indagini demoscopiche, utili alla ripartizione del 25% dei diritti televisivi, sono state presentate in Assemblea una serie di ipotesi che le Società valuteranno nei prossimi giorni, prima di ritrovarsi per discuterne nella prossima riunione convocata per venerdì 18 febbraio.

Sulla situazione di Dahlia TV l’Assemblea delle Società di Serie A, ricevuta questa mattina una missiva da parte del liquidatore, ha confermato all’unanimità la disponibilità a cooperare nei prossimi 15 giorni per trovare delle soluzioni. “La Lega Serie A responsabilmente, nei limiti che le sono consentiti, si è impegnata per permettere ai soci di Dahlia di trovare soluzioni per garantire la continuità delle trasmissioni – ha spiegato Beretta. Abbiamo a cuore la visibilità e la valorizzazione del nostro prodotto e per questo abbiamo manifestato la nostra disponibilità a collaborare”.

Non ci sarebbe alcun probblema di antitrust nel caso in cui la Lega Calcio diventasse emittente delle partite di calcio trasmesse dal canale Dhalia Tv in liquidazione, “purchè sia garantito il pluralismo”. E’ quanto ha spiegato il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, sul caso della tv in liquidazione e sulla necessità di assicurare a chi ha pagato l’abbonamento di poter continuare a vedere le partite.

“Credo – ha detto – che la Lega calcio abbia qualche soluzione da proporci. Non vorrei che gli abbonati dopo aver pagato non possano vedere le partite. Questo è inaccettabile in un mercato regolato come il nostro”. Quanto poi all’ipotesi di una Lega Calcio player socia diretta Catricalà ha aggiunto: “Non ci sono problemi antitrust, purchè venga garantito comunque il pluralismo, anche se potrebbe essere una soluzione emergenziale. Si può pensare anche a una trattativa diretta”.

“L’autorevole intervento del presidente dell’Antitrust Catricalà in merito al ‘problema-Dahlia’ ci conforta, proprio nel momento in cui la Lega Serie B, insieme alla Lega Serie A, sta producendo il massimo sforzo per tentare di salvaguardare gli interessi degli abbonati, coniugandoli con i relativi interessi dei club”. E’ quanto afferma in una nota Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B.