Calcio – Diritti Tv: oggi in lega si discute sui bacini d’utenza
La distribuzione del 30% dei proventi da diritti tv legati al bacino di utenza, che rappresenta una quota variabile, potrebbe continuare a contrassegnare il gap economico tra grandi club e club emergenti. Secondo la Legge Melandri-Gentiloni il 5% di questo 30% sarà distribuito in base al numero degli abitanti del comune di riferimento, mentre sul modo di suddividere il restante 25% legato alla numerosità dei tifosi afferenti ad ogni singolo club ancora non è stato deciso dalla Lega calcio chi sarà il soggetto terzo chiamato a stabilire quali regole e/o criteri applicare per quantificarlo.
Le differenze dei ricavi legati al bacino di utenza sono significative. Alcune simulazioni finanziarie paiono confermare che la Juventus, in base al suo bacino di utenza, potrebbe incassare quasi 50 milioni in più della Fiorentina (presa a paradigma delle società emergenti), l’Inter e il Milan quasi 40, la Roma 17, il Napoli 14 e la Lazio 7.
Per ora la legge è questa e non è soggetta a modifiche. In futuro si potrebbe elevare al 50% (come avviene in Inghilterra) la quota fissa da distribuire in parti uguali tra le società e ridurre al 25% le altre due voci variabili, eventualmente azzerando il 10% relativo ai risultati storici del club (che favorisce eccessivamente le “grandi”) a vantaggio dei risultati ottenuti in campionato.
Calciopress.net
Oggi presso la sede della Lega Serie A, si tiene un’assemblea ordinaria nella quale si discuterà di come ripartire tra i venti club di A i 200 milioni di euro dei diritti televisivi relativi alla quota sui bacini di utenza.
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