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Calcio femminile: nuova UEFA Champions, più ricavi!

(di Domenico Gabriele) – Negli ultimi anni il calcio femminile sta trovando il giusto spazio e riconoscimento non solo a livello televisivo o negli stadi (con tifosi sempre più numerosi), ma anche a livello economico finanziario. La nuova UEFA Women’s Champions League va sicuramente in questa nuova direzione, aumentando, in primis, le partite disputate e, di conseguenza, i ricavi per le squadre coinvolte.

Tutto ciò ha portato, nel suo complesso. al cambiamento del format: 4 squadre si qualificheranno direttamente alla fase a gironi, mentre le restanti 12 verranno ammesse tramite la fase di qualificazione. a sua volta suddivise nel percorso “campioni” (da dove usciranno 7 squadre) e un percorso “piazzate” (dove se ne qualificheranno solo 5). Il tutto porterà alla fase a gironi con 16 squadre qualificate. Previsti quattro gironi da quattro, con le prime due classificate di ogni girone che avanzeranno alla fase ad eliminazione diretta, partendo dai quarti, fino alla finalissima.

Questo nuovo modello, insieme agli accordi commerciali e audiovisivi, ha portato una redistribuzione di 24 milioni di euro per il calcio europeo femminile (cifra quattro volte più alta della precedente). In più L’organo di governo del calcio europeo (l’UEFA) si è anche impegnato a ridistribuire il 23% dei 24 milioni di euro totali disponibili (tramite “pagamenti di solidarietà” ai club “non partecipanti”) iscritti nelle massime serie nazionali europee (rappresentate nella competizione).

Per quanto riguarda le squadre protagoniste della Women’s Champions League e i loro rispettivi incassi, la UEFA garantisce 400 mila euro di premi alle squadre qualificate alla fase a gironi, indipendentemente dai risultati sportivi. Una cifra enorme se pensiamo che i budget annuali di alcune delle squadre, che disputano la massima competizione calcistica europea femminile, non raggiungono quella cifra.

Ma ai 400 mila euro dati come entry list nei gironi, vanno aggiunti anche i bonus legati alle performance sportive. In pratica 50 mila euro per ogni vittoria nel gruppo di appartenenza e 17 mila euro per ogni pareggio. Alle squadre che vinceranno il girone e otterranno la prima posizione viene dato un ulteriore surplus di 20 mila euro. Inoltre la partecipazione ai quarti di finale garantisce ulteriori 160 mila euro (fonte: Lfootball.it). Nell’edizione attuale la squadra che alzerà la coppa al cielo di Torino guadagnerà in quella sola notte € 350.000.

Un percorso netto nella competizione invece, porterebbe, nelle casse societarie, ben 1,4 milioni di euro. Una cifra molto elevata se si pensa al fatto che, nei primi dieci anni di vita del torneo continentale per club (femminile), non è stato dato alcun premio in denaro. Tutto questo a testimonianza di come la Champions League “rosa” sia cresciuta e con essa l’interesse dei broadcasting, delle piattaforme OTT e dei partner commerciali.

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Redazione

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