Calcio – Fifa: Fair Play Finanziario necessario per la stabilita’ del calcio
Il presidente della UEFA Michel Platini, coadiuvato da altri
rappresentanti di primo piano UEFA e dal presidente dell’Associazione
dei Club Europei (ECA), Karl-Heinz Rummenigge, ha illustrato martedì il
progetto dalle conseguenze a vasto raggio.
Le misure sono state concepite per tutelare la salute e la
fattibilità a lungo termine del calcio europeo, nonché l’integrità e il
regolare svolgimento delle competizioni, oltre che per stimolare
investimenti a lungo termine in settori quali lo sviluppo dei settori
giovanili e l’ammodernamento delle infrastrutture.
Lo scorso anno, la UEFA ha emanato il regolamento per le licenze dei
club e il fair play finanziario, che fissa requisiti e parametri per
l’esecuzione e il funzionamento delle misure di fair play finanziario.
L’applicazione, graduale, sarà completata entro tre anni. L’elemento
principale del regolamento, il requisito di ‘pareggio’, interesserà i
bilanci finanziari nella dichiarazione di fine 2012, da valutarsi
durante la stagione 2013/14 delle competizioni UEFA per club. Le prime
sanzioni nei confronti di club inadempienti potranno essere prese nella
stagione 2013/14.
In base al requisito di pareggio, i club non possono spendere più di
quanto guadagnano. I club saranno valutati inoltre su una base di
rischio, che tiene conto del livello di debiti e salari. A partire dalla
prossima estate, i club dovranno anche assicurare il pagamento puntuale
dei loro debiti calcistici.
Il progetto e le relative misure sono state introdotte con il
sostegno dei principali portatori di interesse del calcio europeo, in
particolare dei club. “Fin dal primo momento, ho sostenuto questo
progetto, perché era già chiaro allora che il calcio europeo per club
aveva imboccato una direzione sbagliata sotto il profilo finanziario –
ha dichiarato Rummenigge -. E’ arrivato il momento di alzare il piede
dall’acceleratore e rallentare, per iniettare maggiore raziocinio nel
calcio per club”. L’Associazione dei Club Europei comprende 197 club
europei.
Il segretario generale della UEFA Gianni Infantino ha sottolineato la
necessità di un maggiore rigore finanziario. Nonostante gli utili
generati dal calcio abbiano continuato a aumentare – nell’anno
finanziario 2009, gli utili totali per i club di massima divisione hanno
raggiunto la cifra record di 11,7 miliardi di euro – l’aumento dei
costi ha creato un passivo netto di 1,2 miliardi di euro, quasi il
doppio del risultato precedente. Molti club spendevano cifre enormi per
gli stipendi dei giocatori. I debiti totali per i trasferimenti
ammontavano a 2,2 miliardi di euro, di cui quasi 800 milioni di euro da
pagarsi non prima di 12 mesi. Oltre un revisore contabile su otto ha
espresso dubbi sulla sostenibilità del club in questione.
Ai club è stato chiesto di agire tempestivamente rivedendo le proprie
strategie operative, in particolare al fine di centrare il criterio di
pareggio, non spendendo oltre i propri guadagni e stimolando gli
investimenti nelle infrastrutture e nel settore giovanile.
Uefa.com
La
UEFA ha rimarcato l’importanza del concetto di Fair Play Finanziario al
fine di garantire stabilità a lungo termine al calcio a livello di club,
oltre che aiutare i club a liberarsi dalla spirale di costi che li ha
trascinati nelle recenti difficoltà economiche.
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