Sembra un paradosso? Non per i tifosi.

“Abbiamo deciso di vendere la nostra anima”, ha detto il numero Uno del club (il presidente Dirk Zingler) in una intervista al Berliner Zeitung.

Non è la prima volta che un appello alla partecipazione finanziaria da parte dei tifosi arriva in prima pagina e ancora una volta i tifosi festeggiano il loro presidente per il suo anticonformiso, per il suo approccio cooperativo di gestire un club di calcio. 

Lo stadio stesso che i tifosi
letteralmente hanno costruito in una campagna unica nel suo genere, tre anni fa, ora viene venduto a quei stessi tifosi per € 500 ($ 686) per azione.

Per un mese, da dicembre, i membri dell’Fc  saranno in grado di acquistare 10 mila azioni, ovvero un massimo del 58% del Försterei Alte stadio, dove la squadra gioca dal 1920. 

I fondi raccolti (Zingler conta su cinque milioni di euro) saranno utilizzati per gestire
i prestiti per la costruzione di un nuovo stand principale, una “casa fan”
con un bar e altre infrastrutture.

Dopo tutto gli stadi di calcio regolarmente acquistati e venduti ci sono stati in tutto il mondo, spesso con conseguente cambio di nome.

Proprio la scorsa settimana il St. James Park del Newcastle United è diventato l’Arena Sport, mentre dopo quasi mezzo secolo il Volksparkstadion, la casa dell’Amburgo, è diventata la “AOL Arena” poi il “HSH Nordbank Arena” e infine “Imtech Arena” tutto in un decennio.

In altri casi, una società ha investito talmente tanto denaro da rinominare lo stesso club, come Regionalliga team in Red Bull Lipsia. Ma queste tendenze sono un anatema per
la FC Union, che ha costruito una reputazione sui suoi
anti-mercantilismo. In primo luogo, la vendita delle azioni è rigorosamente controllata – solo i soci del club possono acquistare
azioni, e solo 10 azioni possono essere acquistate da qualsiasi persona singola o sponsor.