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Calcio: Gli striscioni contro la madre di Ciro Esposito? Un’ennesima vergogna


Una nuova vergogna all’interno dello stadio Olimpico di Roma. In occasione del match Roma-Napoli

(finito uno a zero per i giallorossi) in Curva Sud, protagonista, tra le altre cose, di cori razzisti anti-napoletani, è stato esposto uno striscione offensivo contro Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito (tifoso partenopeo venuto a mancare meno di un anno fa proprio in occasione di un Roma-Napoli in una zona vicina allo stadio). Sullo striscione la scritta «Che cosa triste…lucri sul funerale con libri e interviste!», e poi ancora «C’è chi piange un figlio con dolore e moralità echi ne fa un business senza dignità». La Digos nel frattempo sta visionando le immagini per identificare i responsabili. Condanna bipartisan della politica e del sindaco di Roma, Ignazio Marino, mentre, a sorpresa, ieri, non c’è stato alcun comunicato stampa ufficiale dell’AS Roma, per contrastare questa offesa vergognosa perpretata da alcuni tifosi del club giallorosso.

Se è vero che, nel caso specifico, parliamo di poche persone, che saranno individuate dalle forze dell’ordine, è inquietante che nessuno sia riuscito a bloccare questo striscione all’ingresso e/o a farlo togliere, in pochi minuti, una volta esposto. Anche su queste anomalie sarebbe importante aprire una inchiesta. Ancora una volta c’è da chiedersi se il calcio sia cultura o sub-cultura, perché se bisogna insegnare a questi tifosi anche il rispetto dei morti (un tema che rientra nell’umanità di ciascuno di noi), vuol dire che siamo ad un punto di non ritorno

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Marcel Vulpis

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