Calcio.Internazionale

Calcio – Il campionato brasiliano esce dalla monotonia

Intervento a cura di Erich Beting – direttore di Maquina do esporte

http://maquinadoesporte.uol.com.br

Come la Formula 1, a cavallo del 2000, sembra aver cambiato le regole del suo campionato per favorire la Ferrari e Schumacher, così il calcio brasiliano ha fatto qualcosa simile per far raggiungere il successo Pelé e il suo Santos negli anni ’60/’70. Il campionato brasiliano si assegnava con una formula in cui i punti in classifica non contavano, ma era deciso in una finale. Critiche erano giunte contro le egemonie per molti anni di poche squadre e fino il 2003, non si è mai utilizzato la stessa formula dell’anno precedente.

 

 Dal 2003, però, il Brasile ha riscoperto la formula classifica (denominato “campionato all’Italiana”). Nel 2004, Santos e Atletico Paranaense sono tornate a dare emozione alla competizione, che nel anno successivo, con stupore, ha visto il trofeo di “Campeao” conteso tra Corinthians e Internacional. Adesso inizia il campionato 2006, con un girone combattuto, con gli stadi pieni, squadre competitive e tifosi appassionati alla formula.

Cosa ha comportato questo cambio? Innanzitutto le società hanno modificato le loro pianificazioni. Inoltre la media di pubblico negli stadi è cresciuta. Anche le aziende iniziano a legare la propria immagine al campionato (che ha finalmente un calendari preciso degli incontri). Ora che tutte le società possono pianificare almeno per un anno intero, e con le dirette in TV che coprono con un palinsesto costante il campionato, c’è solo una squadra che ha la maglia pulita, senza sponsor (il Vasco da Gama). Non è coincidenza che, quando il calcio brasiliano ha superato la monotonia, nell’ambiente circolano più soldi e, a parte gli stadi  mediocri, i tifosi semrano essere più contenti. (riproduzione riservata)

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