Calcio – Il caso “Boro”-888.com finisce sul tavolo dell’Uefa
Il "teorema" targato Sporteconomy.it, relativamente al caso di 888.com (sponsor di maglia del Middlesbrough), inizia a dare i primi frutti.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Agicos.it (agenzia leader nel settore delle scommesse sportive) , l’addetto stampa dell’Uefa, Thomas Giordano, ha tenuto a precisare: "Siamo in contatto sia con il Middlesbrough che con la Federcalcio italiana. I nostri legali stanno valutando se il divieto è esteso anche alle squadre straniere o meno. Una volta accertato che la legge italiana non consente anche ad esse la pubblicità di tale marchio sulle maglie, ci attiveremo perché la squadra inglese scenda in campo con un altro sponsor o, eventualmente, senza alcun logo."
"I nostri regolamenti sono chiari in proposito – aggiunge l’addetto stampa dell’Uefa ad Agicos.it- e, soprattutto, sono rispettosi delle diverse legislazioni nazionali". "Il caso italiano è analogo a quello che è solito presentarsi in altri Paesi: ad esempio, in Francia, dove è vietato pubblicizzare la birra, tutte le squadre che scendono in campo, anche in una manifestazione europea qual è la Coppa Uefa, devono attenersi a tale divieto. Lo stesso dicasi per quei Paesi in cui non è consentita la pubblicità del tabacco o di superalcolici come, ad esempio, il whisky, e che fanno sì che alcune squadre, in genere inglesi o scozzesi, debbano rinunciare al proprio sponsor".
Il "teorema" targato Sporteconomy.it, relativamente al caso di 888.com (sponsor di maglia del Middlesbrough), inizia a dare i primi frutti. Thomas Giordano, ha tenuto a precisare all’agenzia gironalistica Agicos.it: "Siamo in contatto sia con il Middlesbrough che con la Federcalcio italiana.
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