Il Messina vuole rilanciarsi nella massima serie puntando sullo sviluppo di due impianti storici del territorio: il “Giovanni Celeste” e il “San Filippo”.
Sporteconomy.it ha analizzato i due progetti presentati ieri nella sede del comune di Messina dalla dirigenza peloritana e dal rappresentante della Tamburi &Associati (Giovanni Tamburi).
Le due strutture, nelle intenzioni del gruppo dirigenziale messinese dovrebbero garantire maggiori introiti alla proprietà.
Particolarmente vasta la serie di opere previste. Il vecchio stadio comunale
intitolato a “Giovanni Celeste”, ad oggi inagibile al pubblico, sarà demolito e coperto integralmente.
Previsto prima di tutto il sollevamento del piano di gioco di due metri e mezzo: il campo regolamentare verrà realizzato in manto sintetico, in modo da poter essere facilmente trasformato in più campi da calcetto, da mettere a disposizione della collettività. Al livello dell’attuale terreno prevista invece la realizzazione di un’area polifunzionale da 8,500 mq con
centro fitness e palestra. La struttura è stata concepita in modo da essere accessibile ai disabili e dotata di zone attrezzate per neonati e bambini, oltre che di un’area ristorazione, con bar e tavola calda.
Prevista infine la creazione di alcuni piani sotterranei di parcheggi, che ospiteranno da un minimo di 200 ad un massimo di 884 automobili.
Rivoluzionato anche l’assetto dell’attuale gradinata. La capienza verrà ridotta per lasciare spazio ad un fabbricato di tre piani destinato ad attività per il tempo libero. Ospiterà una multi-sala con quattro cinema da 210 posti cadauno ed all’ultimo piano un parco ed un ristorante con vista sul mare.