La retrocessione della Juventus F.c. nella precedente stagione, unita alla presenza di club "storici" come Napoli e Genoa Cfc, aveva fatto illudere l'intero sistema della "B". La serie cadetta non poteva valere oltre 135 milioni di euro (considerando anche il fattore mutualità). Eppure così è successo. Promosse in "A" le "big", adesso il resto del plotone si trova costretto a scontrarsi con la massima serie (i 20 club di "A") per tamponare la situazione drammatica che si sta venendo a verificare.

Nel 2006-07 le società della "cadetteria" hanno registrato ricavi per 40 mln di euro dalla vendita dei diritti televisivi e la mutualità dai club del campionato maggiore pari a 95 mln di euro.

Nel periodo transitorio (2008-2010), prima che entri in vigore la nuova gestione "centralizzata" dei diritti la serie "B" riceverà una somma non superiore ai 65 milioni. I 22 club della cadetteria presenteranno bilanci in perdita per 135 milioni di euro. Il tutto è "figlio" dell'effetto JuNaGe (Juventus-Napoli -Genoa) sulla seconda divisione. Molte società sapendo di poter contare su nuovi introiti hanno stipulato contratti pluriennali con calciatori al di fuori della media del settore.

Gli effetti di questa politica verranno scontati proprio nel periodo transitorio (2008-2010). Non si può escludere che questo processo porti alcuni club della serie "B", perfino, al fallimento. Dimostrando, ancora una volta, che manca managerialità e visione prospettica di lungo periodo.

Effetto JuNaGe sulla serie "B" e sui diritti televisivi della seconda divisione del calcio italiano. La retrocessione della Juventus F.c. nella precedente stagione, unita alla presenza di club "storici" come Napoli e Genoa Cfc, aveva fatto illudere l'intero sistema della "B". La serie cadetta non poteva valere oltre 135 milioni di euro (considerando anche il fattore mutualità). Eppure così è successo.