Calcio – La Lazio sogna lo stadio e….lavora sulla “maglia”
Le buone intenzioni ci sono tutte. Claudio Lotito, presidente della S.s.Lazio, ha deciso ufficialmente di rinunciare all’ipotesi di costruzione dello stadio all’interno della proprietà personale ubicata sulla Tiberina (Roma Nord). Pur tuttavia, l’assenso alla costruzione dello “Stadio delle Aquile”, nonostante progetti stellari ed ultratecnologici (a firma Ama Group), tarda ancora ad arrivare. Il comune di Roma e la regione Lazio, oggi unite anche nel colore politico, vogliono risolvere il problema dell’utilizzo dello stadio Flaminio e quello ancora più gravoso del complesso del Foro Italico (al cui interno si trova l’obsoleto, ormai, stadio Olimpico). Nei progetti dei due enti locali il Flaminio potrebbe essere utilizzato dalla S.s.Lazio e l’Olimpico dalla A.s.Roma.La Lazio continua sostenere la volontà di costruire un nuovo stadio “privato”, per patrimonializzare la società e soprattutto per creare nuovi ricavi per il club. Su questo nuovo braccio di ferro si deciderà il futuro della S.s.Lazio, che, ormai, corre contro il tempo. Perchè pur ottenendo, oggi, l’assenso del comune e della Regione Lazio a costruire avrebbe bisogno minimo di due anni per realizzare l’impianto (con una capienza stimata di 53-55 mila unità).Nel frattempo, secondo quanto risulta a Sporteconomy.it, sono due i settori merceologici che la società di Formello sta esplorando per il nuovo sponsor di maglia (una delle aziende sarebbe di matrice estera). Ma anche in questo caso la “fumata bianca” tarda ad arrivare e i tempi per la produzione del materiale di gara e del merchandising ufficiale si stanno velocemente riducendo. Bocche cucite in società anche sul valore della nuova sponsorship di maglia.
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