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Calcio – La UFL punta a catturare l’interesse degli stranieri presenti negli UAE

L’idea guida è portare gli "stranieri" che vivono e lavorano nei grandi centri urbani degli Emirati arabi uniti alle partite della serie A della "giovane" Uae Football league. 

Oggi il territorio emiratino è popolato principalmente da stranieri di matrice europea e nordamericana (nella misura dell’85%). Sono loro il target primario cui si vuole rivolgere la Lega guidata da Romy Gai, che ha intenzione di entrare in contatto anche con il mondo delle università e dei college per gli stranieri. "Vogliamo portare queste famiglie di stranieri residenti all’estero ad assistere le partite in un ambiente nuovo e confortevole".

L’idea, in linea di principio, può sembrare anche innovativa, ma si scontra con un dato incontrovertibile: il caldo opprimente anche durante gli orari serali, soprattutto in alcuni mesi dell’anno. Un elemento da non sottovalutare se la permanenza all’interno di un impianto sportivo all’aperto dura circa due ore. Negli Emirati infatti la "vita" sociale (diurna e notturna) si svolge quasi esclusivamente in ambienti al chiuso: alberghi, ristoranti, grandi superfici commerciali, night & country club.  

Punta sull’entertainment e sul coinvolgimento del pubblico presente nei grandi centri urbani la Uae Football League, la "giovane" lega calcio degli Emirati arabi uniti guidata dall’ex direttore marketing e sponsorship della Juventus F.c., Romy Gai. 

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Marcel Vulpis

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