Intervista al “vetriolo” quella raccolta, nella serata di oggi, dalla radio romana Radio Radio (e poi rilanciata da Tgcom.it/sport) sulla gestione Baraldi all’epoca della sua permanenza nella S.s.Lazio.

L’avvocato Giuseppe Masoni (ex amm.delegato della società biancoceleste) ha sparato a zero su Baraldi, reo -secondo lo stesso- di non aver mutato l’atteggiamento sui costi aziendali, contribuendo in questo modo a produrre perdite rilevantissime.

“Nel portafoglio della Lazio non c’erano più soldi e se la società ha
sospeso i pagamenti Irpef è perché doveva pagare altri contributi pubblici, lo stipendio dei giocatori e quello degli amministratori del consiglio di amministrazione”, questo quanto rilasciato da Giuseppe Masoni.

Ma il momento più duro dell’intervista è quello legato allo stipendio dell’ex manager biancoceleste oggi in forza al Parma calcio.  “Il solo Baraldi per otto mesi di lavoro ha percepito -prosegue Masoni- uno stipendio di sette milioni di euro. Io non avevo ordine di nessun bonifico; quando sono entrato in società il contratto di Baraldi era già stato pagato e l’ordine di bonifico dell’ultimo importo risaliva al mese di settembre, mentre io sono arrivato a novembre”.